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Stupro Rimini, "Ho detto loro di fermarsi, ma mi hanno violentata"

La versione della giovane che accusa i due giovani di stupro, diametralmente opposta a quella dei due allievi poliziotti

Violenza su una donna (foto repertorio)

Rimini, 28 agosto 2018 - Era consenziente ma non ad andare fino in fondo. Lui l’ha costretta invece ad avere un rapporto completo, poi è arrivato anche l’amico che ci ha provato pesantemente, ma senza riuscirci. Questa la versione della giovane turista che ha accusato i due allievi della Scuola di Polizia di Brescia di averla violentata. Una versione che ha confermato la notte di sabato, nel corso di un lungo interrogatorio, davanti agli investigatori e al sostituto procuratore Davide Ercolani, con l’aiuto di un interprete. La ragazza, 19 anni, è già ripartita per la Germania, e ha già annunciato che non si presenterà nemmeno al processo.

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Le indagini della Squadra mobile sono però tutt’altro che concluse, anche se la maggior parte dei testimoni sarebbero già stati sentiti, inclusi il titolare e il portiere dell’albergo, a cui la ragazza si è rivolta subito dopo per raccontare quello che le era accaduto. E cioè che quel pomeriggio lei e le due amiche erano andate nella camera dei due giovani che avevano già conosciuto in precedenza, essendo inoltre le camere una di fronte all’altra. Avevano chiacchierato per un po’ e bevuto qualcosa, ma senza esagerare. A un certo punto però due delle ragazze avevano deciso di tornare nella loro stanza, a differenza dell’amica che aveva invece deciso di restare, avendo una simpatia per uno dei due ragazzi.

Da quel momento le versioni divergono. Secondo il racconto della giovane tedesca, lei e il ragazzo che le piaceva si erano stesi sul letto ad amoreggiare. Niente di spinto, ha detto, e a quello lei voleva limitarsi. A un certo punto però il palermitano le aveva fatto intendere che voleva andare fino in fondo, e quando gli aveva intimato di fermarsi, lui invece le aveva tolto i vestiti con la forza e l’aveva costretta a un rapporto completo. Nel frattempo l’amico che era rimasto sul terrazzo, è rientrato in camera e ha tentato di fare sesso con lei, ma la ragazza è riuscita a divincolarsi e a scappare dalla stanza, per andare a rifugiarsi nella sua camera. Alle amiche ha raccontato quello che le era accaduto, e tutte insieme sono andate prima dal portiere e poi dal titolare dell’hotel, il quale ha chiamato subito la Polizia.

Gli agenti della Squadra mobile, oltre ai diretti protagonisti, hanno sentito molte altre persone, tra cui anche gli occupanti delle stanze accanto a quella dove sarebbe avvenuto lo stupro. Nessuno però avrebbe sentito grida o rumori strani provenire da quella camera, nè si sarebbe accorto di nulla di strano.