Rimini, 18 marzo 2022 - Partita una rivoluzione del traffico attesa a Rimini da vent’anni. Al via ieri mattina i lavori per realizzare due maxi-rotatorie e cinque sottopassi ciclopedonali sul tratto riminese della Statale 16 Adriatica, che manderanno in pensione gli ultimi semafori e le code infinite causate dagli stessi. Si annnuncia un’autentica via crucis, per residenti e turisti, i venti mesi di cantieri aperti sull’arteria principale della capitale delle vacanze. Lungo la quale - secondo le stime dell’Anas - transitano mediamente 29mila automobili e duemila camion al giorno. Con picchi estivi ovviamente molto più alti.
Nessun dubbio sulla necessità, anzi l’urgenza, dopo vent’anni di attesa, di smantellare i semafori e sostituirli con le rotatorie. La prima all’intersezione tra l’Adriatica e via Coriano di 65 metri di diametro; la seconda all’intersezione con la supestrada per San Marino, di ben 110 metri. Ma è fondato il timore che la prossima estate la conquista della spiaggia per gli ospiti ’di prossimità’ che sbarcano in riviera in auto, provenienti da Bologna, Modena, dalla Lombardia o dal Piemonte, si trasformi in un calvario.
Anche per questo l’amministrazione comunale, insieme ad Autostrade per l’Italia che finanzia l’opera da dieci milioni di euro, ha messo in campo - fin dall’esordio di ieri - un mezzo esercito di agenti della polizia municipale ’a sostegno’ dei malcapitati automobilisti: venti agenti nei punti caldi. In prima linea una task-force dedicata all’interno del Corpo di polizia locale, "una unità speciale che punta a ridurre al minimo i disagi, operando in stretto contatto con i responsabili del cantiere per minimizzare l’impatto sulla circolazione stradale attraverso chiusure o limitazioni al traffico dinamiche che variano in relazione all’avanzamento dei lavori".
"Buona la prima", commenta il comandante della polizia locale Andrea Rossi, dopo l’esordio senza particolari ingorghi di ieri mattina. "Il risultato di questa prima mattinata – spiega Rossi – è stato soddisfacente. Con il nuovo dispositivo della viabilità siamo riusciti a mantenere due corsie di marcia, sia nella direzione nord - sud che nella direzione sud-nord, e in più siamo riusciti a ridurre i tempi di attesa ottimizzando le fasi semaforiche, mitigando così i disagi che possono derivare dalla presenza del cantiere.
La zona toccata è nevralgica per Rimini: non solo perché riguarda il casello autostradale sud, ma è a ridosso del Palasport, del ’Colosseo’ dell’Ausl, della base operativa del commercio all’ingrosso Gros e di realtà urbanizzate importanti.
"I disagi saranno inevitabili – ammette il sindaco Jamil Sadegholvaad – ma abbatteremo, dopo il muro della stazione ferroviaria che era una frattura fra centro storico e zona turistica, l’ultima muraglia di Rimini, che separa i quartieri a monte della Statale con la parte a mare".
Intanto l’Associazione albergatori di Riccione e VisitRimini studiano incentivi per far arrivare i turisti in riviera in treno. Ma questa è un’altra storia: qui il tema è il caro-carburante.