"Stangata autunnale da 3.000 euro"

L'inflazione a Rimini colpisce le famiglie con una stangata autunnale di circa 3.000 euro, aumentando le spese per bollette, salute e alimenti. La situazione potrebbe avere ripercussioni sull'economia locale.

"Stangata autunnale da 3.000 euro"

L'inflazione a Rimini colpisce le famiglie con una stangata autunnale di circa 3.000 euro, aumentando le spese per bollette, salute e alimenti. La situazione potrebbe avere ripercussioni sull'economia locale.

Ammonta a circa 3.000 euro quella che Federconsumatori annuncia come una "stangata autunnale per le famiglie riminesi". L’inflazione a Rimini segna ad agosto un + 1,7% su base annua, uno 0,6% in più rispetto al dato nazionale. "Si

è purtroppo consolidata per il nostro territorio una inflazione più alta rispetto alla media nazionale, che colpisce il reddito e le capacità di spesa delle famiglie riminesi, in particolare quelle più esposte dal punto di vista sociale".

Ad attendere le famiglie "una serie di spese che l’autunno porta con se". L’Osservatorio

Federconsumatori ha calcolato l’importo: "Nonostante i costi di abitazione, acqua, elettricità, gas registri un meno 1,2% , la spesa complessiva per i mesi autunnali aumenta e si prospetta, infatti, un autunno caldo sul fronte dei costi familiari". "Le famiglie dovranno far fronte a una stangata autunnale (settembre-novembre) di 2.970,35 euro". Le voci di spesa riguardano le bollette, la Tari, le spese per il riscaldamento, per il materiale scolastico + 4% e per la salute. "In relazione alle spese per visite ed esami medici l’aumento dei costi e (che a Rimini segna un + 3,2% ) si traduca in una progressiva rinuncia alle cure". Poi "rincari sul fronte dell’alimentazione, che nell’autunno, faranno

lievitare la spesa per tale voce". Nella situazione di difficoltà in cui ancora si trovano molte famiglie, questi costi risulteranno estremamente onerosi e, per alcuni, insostenibili. "Ma le ripercussioni di questa stangata non si percepiranno unicamente sulle condizioni di vita delle famiglie: rischiano, infatti, di dare un duro colpo al nostro sistema economico,

abbattendosi sulla domanda interna e, quindi, sull’intero sistema produttivo".