"Stagione finita: 150 hotel verso la chiusura"

Il primo Gp ha segnato il termine dell’estate per quasi tutti gli alberghi di Cattolica. Cavalieri: "Solo una cinquantina aspetteranno il 22" .

"Stagione  finita: 150 hotel verso la chiusura"

Da sinistra: Massimo Cavalieri, Alessandro Belluzzi e Filippo Magnani

di Luca Pizzagalli

La Regina abbassa le saracinesche. Subito dopo il MotoGp di Misano, il primo di questo mese in programma, si chiude. Settembre resta, quindi, un periodo turistico ancora tutto da costruire e gran parte degli hotel questa settimana chiuderanno i battenti: dunque niente stagione allungata, anzi. "I numeri ci dicono che riempire poche camere per tenere un hotel aperto tra costi di personale e spese di gestione sempre molto alte – conferma Massimo Cavalieri, presidente associazione albergatori di Cattolica – non conviene. Circa 150 hotel tra oggi e domenica prossima chiuderanno, altri 50 circa arriveranno molto probabilmente al 22 settembre per attendere il secondo MotoGp di Misano, ma non oltre. Per noi la stagione a Cattolica si conclude entro l’11-12 settembre. Mancano grandi eventi o incoming con gruppi così numerosi da favorire un prolungamento delle aperture fino a fine mese, e dunque per quest’anno finisce qui".

Ma naturalmente si dovrà tornare a riflettere su tutta una serie di elementi che hanno portato ad un trend negativo, con dati che al 31 luglio sono piuttosto in flessione, in attesa poi di conoscere agosto. Tanti i ragionamenti in corso: "Va detto che dobbiamo sederci ad un tavolo, tutti insieme, categorie ed amministrazione pubblica, per orientare una nuova promozione per Cattolica – prosegue Cavalieri – che possa intercettare dei bacini turistici adeguati al nostro territorio e dove la famiglia italiana può essere coinvolta con proposte e offerte. Ma qualcosa dovremo certamente cambiare, i numeri non ci hanno dato ragione in questo senso e dunque dovremo cambiare strategie".

Tra queste strategie possibili anche nuove formule per i mezzi di trasporto? "Dovremo incentivare chi ci raggiunge in treno o in bus – dice ancora il presidente degli albergatori – e dunque capire come promuovere pacchetti o bonus che possano invogliare il turista medio italiano a raggiungerci".

Discorso diverso sul mercato straniero, dove le tre fiere realizzate a Bruxelles, Monaco di Baviera e Budapest hanno portato ad alcuni significativi aumenti: "Da quel che ci risulta i flussi turistici stranieri si sono attestati su un 19% complessivo – prosegue Cavalieri – e quindi siamo in crescita di un 5-9% rispetto al passato. Ma anche sulle fiere internazionali non possiamo dare nulla per scontato e capire dove i nostri sforzi potrebbero essere premiati maggiormente. Ora si chiude, poi nelle prossime assemblee ed incontri operativi tracceremo la rotta per il 2025", conclude Cavalieri. La Regina perciò ora si interroga per continuare a navigare in un mercato turistico dove vuole restare a galla.