LORENZO MUCCIOLI
Cronaca

Spray urticante spruzzato al cliente: assolto gestore della discoteca

Misano, il titolare del ‘Wave’ era accusato di lesioni personali per aver provocato ustioni a un ragazzo. L’imputato ha raccontato di esser si difeso dopo un’aggressione: per il giudice non si tratta di reato

Spray urticante contro un cliente: assolto gestore della discoteca

Spray urticante contro un cliente: assolto gestore della discoteca

Misano Adriatico, 17 febbraio 2024 – Assolto in quanto il fatto non costituisce reato. Si è conclusa in questo modo la vicenda giudiziaria che aveva portato alla sbarra Davide Taini, ex presidente dell’associazione ‘Atmosferar’ che in passato si era occupata della gestione della discoteca ‘Wave’ di Misano Adriatico, per un certo periodo diventato punto di ritrovo per gli appassionati di musica rock.

Taini era accusato di lesioni personali per un episodio avvenuto nell’ottobre del 2015 all’interno del locale. In quell’occasione, il presidente dell’associazione aveva utilizzato uno spray al peperoncino nei confronti di un cliente che si stava comportando in maniera particolarmente molesta, causandogli una ustione di primo grado al volto giudicata guaribile in 20 giorni. A seguito di opposizione al decreto penale di condanna, Taini – difeso dall’avvocato Federico Bertuccioli – si è ritrovato a processo davanti al giudice onorario del tribunale di Rimini. Assieme al suo difensore, ha spiegato a più riprese di aver agito per motivi di legittima difesa. In aula, l’imputato ha avuto modo di fornire la propria versione dei fatti. Ha spiegato che quella notte dell’ottobre del 2015 era impegnato a registrare le tessere dei nuovi iscritti all’associazione, quando aveva notato un gruppo di giovani che stavano infastidendo alcuni clienti.

Uno di loro, secondo la ricostruzione fatta da Taini, a un certo punto si era staccato dal gruppo e aveva raggiunto una delle sale principali, avvicinandosi ad una batteria lasciata lì dopo un concerto. Il ragazzo era salito sul palco e aveva incominciato a suonare lo strumento senza autorizzazione. Taini ha spiegato di essersi avvicinato e di avergli intimato di smettere. A quel punto ne sarebbe nata una discussione, la situazione si sarebbe ben presto surriscaldata. L’imputato ha raccontato di essere stato assalito dalla parte offesa e per questo motivo di aver estratto uno spray al peperoncino che aveva con sé spruzzandoglielo addosso per convincerlo a desistere. Sul posto in seguito erano intervenuti i carabinieri che avevano svolto un sopralluogo e identificato Taini. La ricostruzione di quest’ultimo è stata ritenuta attendibile dal giudice, che ha riconosciuto le sue ragioni e ha emesso infine una sentenza di piena assoluzione.