Rimini, 17 maggio 2020 - Le spiagge libere, quest’anno, saranno un po’ meno libere. Anche se le linee guida nazionali adottate sono meno rigide rispetto a quelle che erano state prospettate nel documento di Inail e Istituto superiore della sanità, anche qui gli ingressi andranno contingentati per evitare assembramente. Il Comune di Rimini sta già lavorando alla gestione delle spiagge libere, anche perché dovrà assumere nuovo personale (oltre ai bagnini di salvataggio) per far rispettare il distanziamento sociale e garantire l’assistenza necessaria.
Si pensa a due steward per la spiaggia libera di piazzale Boscovich e ad altrettanti per quella davanti all’ex colonia Bolognese a Miramare, che sono le due più grandi a Rimini. Inoltre tutte le spiagge saranno dotate di dispenser con gel igienizzante, mascherine e guanti. "Quest’anno probabilmente saranno di più i bagnanti che sceglieranno le nostre spiagge libere – osserva l’assessore al Demanio Roberta Frisoni – Per noi è anche l’occasione per far riscoprire un’area, come quella davanti all’ex Bolognese, fino a oggi poco frequentata. Ma vogliamo farci trovare pronti. La gestione sarà complessa, ma è anche l’occasione per portare nuovi servizi nelle spiagge libere".
A Miramare una porzione di arenile sarà dedicata ai bambini con autismo, "una sperimentazione dal grande valore sociale. Ma sia lì che in altre spiagge libere pensiamo di organizzare con le associazioni corsi sportivi e attività motorie. Inoltre potrebbero essere date in concessione aree per permettere di servire pasti", magari in collaborazione con qualche locale.
La questione da risolvere è quella degli accessi. "Pensiamo a un sistema misto per gli ingressi: ci sarà la possibilità di prenotare il posto sulla spiaggia libera, sia per telefono che con una specifica app, ma sarà consentito anche entrate last minute nelle aree, se ci sarà ancora posto. In questo senso, il ruolo degli steward sarà fondamentale per regolamentare gli accessi".