Spacciavano cocaina in Riviera. Condannati quattro pusher

Nel dicembre 2022, un'indagine dei carabinieri di Riccione ha portato a nove misure cautelari per traffico di cocaina in Riviera. Dopo il processo, condanne per alcuni imputati e rinviati a giudizio per altri. Sequestrati due chili di droga e un'arma da fuoco rubata.

Spacciavano cocaina in Riviera. Condannati quattro pusher

Spacciavano cocaina in Riviera. Condannati quattro pusher

Era il dicembre del 2022 quando, per effetto di una lunga indagine condotta dai carabinieri di Riccione, coordinati dal pm Luca Bertuzzi, tra la Perla Verde e Rimini scattarono ben nove misure cautelari nei confronti di altrettante persone ritenute a vario titolo essere coinvolte nel traffico di cocaina in Riviera. Una maxi inchiesta anti-spaccio che portò a individuare una presunta piramide di pusher sulla cui cima ci sarebbe stato un albanese di 32 anni, in qualità di principale rifornitore di cocaina e la coppia, sempre albanese, composta da un 35enne e un 23enne.

Ieri, in Tribunale nell’aula del giudice per l’udienza preliminare, per metà degli indagati – divenuti nel frattempo imputati – è infine arrivata una sentenza di condanna per i reati loro ascritti (che spaziavano dallo spaccio di stupefacenti in concorso alla detenzione illecita di un’arma da sparo Revolver calibro 38 con tanto di munizioni, che era stato trovato nell’auto del 23enne albanese).

Nel dettaglio, il gup Raffaella Ceccarelli ha condannato a seguito del processo con rito abbreviato a cinque anni e 8 mesi e 27mila euro di multa il 23enne albanese Pasha Telharaj, difeso dall’avvocato Francesca Mazzoni; a cinque anni e 23mila euro di multa Giorgio Fracasso, 48enne difeso dall’avvocato Orrù e ritenuto essere uno dei maggiori rivenditori per la catena criminale; due anni e 8 mesi per Fracasso Alessia, difesa dall’avvocato Francesca Mazzoni; un anno e 4 mesi infine per Denis Muca, difeso dall’avvocato Tiziana Casali.

Per uno degli imputati invece è arrivato il non luogo a procedere a seguito di espulsione dal territorio e per i restanti 4 imputati invece le posizioni sono state stralciate e rinviati a giudizio ordinario davanti al Tribunale in seduta collegiale con prima udienza fissata all’11 settembre.

Questo il punto di arrivo di una inchiesta che nel corso dei 16 mesi di indagine portò anche i carabinieri di Riccione a sequestrare complessivamente due chili di cocaina, la pistola con matricola abrasa e risultata poi essere oggetto di un vecchio furto, nonché documentato attraverso pedinamenti e intercettazioni centinaia e centinaia di cessioni di stupefacente nel contesto del bazar della droga ’h24’ che i pusher principali alimentavano in lungo e in largo per la riviera.