Rimini, 25 agosto 2024 – Acqua con il contagocce nel comune di Montescudo e Monte Colombo per colpa della siccità. La medesima ordinanza sindacale verrà firmata per i comuni di Gemano e Sassofeltrio. Fino al 30 settembre l’uso dell’acqua che esce dall’acquedotto dovrà essere limitata agli usi indispensabili. In altre parole non si potrà lavare l’auto né tanto meno aprire il rubinetti per innaffiare l’orto o il giardino con buona pace del prato e delle verdure. Allo stesso modo si chiuderanno i rubinetti delle fontane e quelli delle piscine (tranne quelle di attività turistiche o sportive), anche se la temperatura di questo fine agosto resta sopra i trenta bradi.
L’acqua non c’è e il sindaco di Montescudo-Monte Colombo, Gian Marco Casadei, ha firmato l’ordinanza antisiccità, cosa che stanno facendo anche i colleghi di Gemmano e Sassofeltrio. L’ordinanza è disposta dai comuni su richiesta di Hera, il gestore del servizio idrico. I cittadini verranno chiamati ad applicarla, il che significa utilizzare la risorsa idrica dell’acquedotto pubblico "agli stretti bisogni igienico-sanitari e domestici" precisano da Hera. Gli effetti delle mancate piogge estive si fanno sentire. Hera parla di "una prolungata e grave siccità sta mettendo a dura prova anche la provincia di Rimini, in particolare la Valconca". La provincia di Rimini è tra le tre romagnole quella che più si serve dell’acqua raccolta nell’invaso di Ridracoli. Ma non c’è solo Ridracoli.
In provincia si utilizzano le falde nelle due valli, la Valconca appunto e la conoide del Marecchia. Da giugno a oggi le piogge si sono viste pochissimo in provincia e nella zona sud. "La scarsità di precipitazioni ha portato a un drastico calo dei livelli di acqua interessando il fiume Conca - precisano da Hera -, con conseguenti ripercussioni sulla disponibilità di acqua". A Santa Maria del piano c’è il punto di captazione delle acque del Conca e qui l’emergenza siccità ha fatto scattare l’allarme. La condizione attuale è figlia anche delle alte temperature registrate nel corso dell’estate.
"Le temperature record degli ultimi mesi hanno ulteriormente aggravato la situazione, accelerando l’evaporazione e aumentando la domanda idrica". Le previsioni meteo per la fine del mese non lasciano sperare a cambiamenti improvvisi delle condizioni e del livello delle falde. Qualche goccia di pioggia potrebbe vedersi nei primi dieci giorni di settembre, ma nell’attesa l’uso dell’acqua deve essere limitato, ordinano i sindaci. Per chi verrà trovato a usare l’acqua in modo non conforme all’ordinanza, la sanzione andrà da 25 a 500 euro.
Andrea Oliva