Vorrei che qualcuno mi spiegasse perché io, cittadino italiano onesto, che paga tutte le tasse e che rispetta fedelmente la legge, debba obbligatoriamente sentirmi in lutto per la morte di un pregiudicato, ancorché ex presidente del consiglio.
Ovviamente ritengo che non si debba mai festeggiare la morte di un essere vivente, nemmeno quella del criminale più efferato, ma tra il dovuto rispetto della morte e il lutto nazionale per la dipartita di un condannato per aver frodato lo Stato, e quindi anche il sottoscritto, ce ne corre. O no?
Venanzio Antonio Galdieri