La Notte Rosa cambia pelle e sogna il Festivalbar. Claudio Cecchetto lo dice chiaro: non più solo una notte, ma un festival dell’estate, con musica e spettacolo dalla costa all’entroterra. Ma dietro le luci della ribalta c’è un’altra Riviera, quella delle retrovie. Dove decine di ex pensioni diventano staff hotel per camerieri, cuochi, bagnini e stagionali. Ecco allora che il filo si intreccia: la Riviera non è solo il palcoscenico del divertimento, è anche il retroscena del lavoro. Un territorio che si adatta, si trasforma. Sognare un festival di musica va bene, ma serve anche garantire una base solida. Perché dietro ogni palco che brilla, c’è un letto rifatto da chi lavora in silenzio.
CronacaSogno e realtà. I due volti dell’estate