"Smog e caos nel corso". I residenti aprono alla Ztl

Gli abitanti di Riccione Paese sono favorevoli alla pedonalizzazione. Ma dettano alcune condizioni: "Occorre sistemare piazza Unità".

"Smog e caos nel corso". I residenti aprono alla Ztl

Corso Fratelli Cervi a Riccione, al centro delle polemiche sulla Ztl

"Smog, traffico, rumori e soprattutto pericolosità per chi transita in bici e cammina". I residenti di Riccione Paese si schierano a favore della zona a traffico limitato nel tratto centrale di corso Fratelli Cervi, tra la vecchia chiesa di San Martino a viale Ruffini, ma chiedono che il rilancio dell’area passi attraverso la riqualificazione a partire da piazza Unità. "Sono favorevole all’isola, soprattutto d’inverno quando sul corso c’è la fila di auto _ dice Giancarlo Giovagnoli _. Sui 27 posti auto che verrebbero meno con la pedonalizzazione si potrebbero reperire nelle vicinanze. Trovo ottuso dire: con la Ztl, non lavoriamo più. Con l’area protetta acquisirebbero valore i negozi e con i dehor anche i bar". "Sono assolutamente favorevole _ sostiene Luigi Gallo _, avere una coscienza ecologica mi sembra il minimo in questo periodo. Non credo che i commercianti possano risentire di questa scelta, anche perché intorno ci sono ampi parcheggi e le auto che transitano sono solo di passaggio". Loretta Masi aggiunge: "A piedi e in bicicletta in certe ore non si riesce a passare. Gli operatori parlano dei posti auto che verrebbero meno, ma sono pochi e comunque se un cliente vuole andare in un negozio, ci va lo stesso".

E’ propositivo Daniele Montebelli: "Sono d’accordo sulla Ztl, ma non mi voglio limitare a un semplice si o no. Comprendo il timore degli operatori, ma dovrebbero pensare a quella strada in modo diverso. Tutto dipenderà dalla qualità che si svilupperà dal punto di vista urbanistico e ambientale. Se ora il commercio è in crisi, non dipende dalla pedonalizzazione, ma da fattori come la grande distribuzione e le vendite online. Determinante per il Paese sarà valorizzare il centro e i suoi edifici storici, da villa Mattioli, alla parte storica dell’ospedale Ceccarini. Anche il ‘Tondelli’ potrebbe proporre spettacoli esterni per i quali corso Cervi può essere un palcoscenico. Altrimenti il rischio è che l’isola non si faccia e la decadenza del luogo vada avanti. Serve attenzione anche dal punto di vista edilizio nel mantenere le caratteristiche di questo quartiere, mentre assistiamo a uno snaturamento". Sono su quest’onda anche alcuni commercianti come Fiorenzo Siboni: "Parlare solo dell’isola è riduttivo, perché non è solo questione di chiusura della strada. Sono favorevole ma nel comtempo va avviata la riqualificazione del Paese a partire da piazza Unità. L’isola va contestualizzata altrimenti la discussione non porterà ad alcuna conclusione".

"Sono favorevole alla Ztl, ma prima vorrei conoscere il piano della viabilità _ conclude Daniela Protti _. Abito in un punto cruciale. Spero che l’eventuale chiusura venga fatta dalla prima sbarra e non dalla seconda perché altrimenti tanto traffico finirebbe in viale Sciesa che è invivibile, perché stretto, senza marciapiedi e già pericoloso".

Nives Concolino