In quel 15 ottobre dell’Anno domini 1900, per opera della signora Anna Maccolini e di altre dame della Rimini dabbene, nacque quello che in origine era "ricovero delle vecchie abbandonate", e accoglieva sei ospiti. Persone che non avevano famiglia e che necessitavano di cure e assistenza, "poiché mendicanti nella città". Da allora la vita del Maccolini ha seguito le vicende cittadine. Nel 1916 fu distrutto dal terribile terremoto e nel 1943 venne parzialmente demolito dai bombardamenti. All’Istituto Maccolini, e ai suoi 124 anni di storia e di carità, sarà assegnato il Sigismondo d’Oro 2024. Lo ha annunciato il sindaco durante il confronto organizzato dal vescovo Nicolò Anselmi, in occasione della festa del patrono San Gaudenzo. "E’ il premio meritato a una Rimini magari poco conosciuta – spiega Jamil Sadegholvaad – fatta prima di tutto da persone che dedicano la loro vita agli altri. Ed è quello che l’Istituto Maccolini fa ogni giorno da 124 anni: aiutare le persone più fragili, affiancare gli anziani che sono un giacimento straordinario di umanità, esperienza, amore. E lo fa allargando, potenziando, ammodernando la propria struttura, nel cuore del centro storico di Rimini. L’Istituto Maccolini è una visione di comunità che da oltre 100 anni si fa concretezza nell’aiuto quotidiano. Una bella storia di Rimini, che ha molte di queste storie, e che per questo credo meriti di essere onorata attraverso il conferimento del Sigismondo d’Oro".
"Siamo veramente stupite, meravigliate e riconoscenti – sorride suor Piercarla Mauri, superiore delle suore di Maria Bambina –. Non ci aspettavamo questo riconoscimento, che viene conferito ai riminesi. Tenuto anche conto che tra noi suore non c’è nessuna riminese di nascita. Un riconoscimento per quanto viene fatto oggi e per quanto è stato fatto nei 124 anni di storia, iniziata senza di noi, nel 1900 da Anna Maccolini, la Madre Teresa di Calcutta di quei tempi, che raccoglieva persone che non potevano andare avanti da sole. All’inizio persone povere, poi anche anziani, abbandonate. Noi suore di Maria Bambina abbiamo iniziato a collaborare con l’istituto a inizio Novecento". "Con l’evoluzione del livello sanitario e l’aumento delle aspettative di vita – aggiunge suor Emilia Valente, medico al Maccolini – i bisogni sono aumentati. Ci sono varie dinamiche. Oltre a poveri, anziani, malati, anche i non più autosufficienti i cui parenti si trovano in grande difficoltà a gestire. Noi cerchiamo, anche grazie ai nostri infermieri laureati e alle Oss specializzate, di rendere la vita più bella possibile a tutti gli anziani. Il riconoscimento del Sigismondo d’Oro è una sorpresa, e ci dà molta gioia. Fa capire che viene riconosciuto un lavoro difficile nella carità, fatto qui a Rimini una bella città".
La signora Maccolini diede in concessione gratuita nel 1939 la casa alle Congregazione delle suore di carità delle sante Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa dette di Maria Bambina.
Le suore hanno, negli anni, trasformato il ricovero delle "vecchie abbandonate" nell’attuale casa di riposo. Nei 124 anni dalla fondazione la casa si è ampliata e oggi ospita 156 persone di cui 59 in regime di accreditamento con l’ente pubblico. Il Maccolini ha 120 dipendenti fra medici, infermieri, fisioterapisti, Oss e addetti ai servizi con la direzione di Emilia Valente, medico di struttura.
Mario Gradara