Sequestrati 14 chili di droga. Hashish trasportato dal corriere in mezzo alle buste di patatine

I controlli della Finanza partiti da un pacco rotto per sbaglio: dentro 500 grammi di sostanza. Quattro le persone denunciate. Un 26enne scappa dai militari poi va in caserma a costituirsi.

Sequestrati 14 chili di droga. Hashish trasportato dal corriere in mezzo alle buste di patatine

L’operazione è stata condotta dai militari del Gruppo di Rimini della Guardia di Finanza

‘Fumo’ e marijuana nascosti abilmente in mezzo alle patatine al formaggio e alle merendine. Interi panetti di droga celati dentro pacchi che venivano recapitati attraverso un servizio di spedizione via corriere, ovviamente completamente all’oscuro di tutto. Un traffico particolarmente redditizio, che probabilmente sarebbe andato avanti ancora a lungo. Peccato per la sfortuna, che si è abbattuta in maniera del tutto casuale sui presunti artefici del business, facendo in modo che venissero smascherati.

Due plichi fermi in un centro di ritiro Ups di Verucchio. I pacchi che si strappano per errore, rovesciando all’esterno il contenuto. Un addetto che si avvicina per sigillarli e fa la stupefacente scoperta: tra le palline al formaggio, quasi mezzo chilo di hashish accuratamente imbustato. E’ l’episodio fortuito che ha innescato l’indagine del Gruppo di Rimini della Guardia di Finanza e che ha portato in queste ore alla denuncia di quattro persone, tutte residenti tra Rimini e la Valmarecchia: un 26enne di Verucchio e un 51enne di San Leo, ritenuti al momento dagli inquirenti le due ‘menti’ dello schema per la vendita di droga attraverso corrieri espresso, la mamma del 26enne, una donna di 55 anni, e il compagno di quest’ultima. Tutti e quattro sono difesi dall’avvocato Massimiliano Orrù. Alla vista dei militari delle Fiamme Gialle andati a perquisire la sua casa, il 26enne è riuscito a scappare da una porta sul retro facendo per un po’ perdere le sue tracce. L’intervento dei finanzieri si è concluso con un maxi sequestro di stupefacente: quasi 14 chili di droga tra hashish e marijuana oltre a diverse migliaia di euro in contanti. L’intera vicenda è adesso sotto la lente di ingrandimento della Procura di Rimini che sospetta che dietro le spedizioni possa esserci un meccanismo molto più esteso che avrebbe fruttato ingenti guadagni ai suoi promotori. Tutto, come già detto, è venuto a galla quasi per caso, per via di quei plichi aperti accidentalmente nel centro di ritiro dell’Ups di Verucchio, all’inizio di luglio. Altri due pacchi sospetti sono saltati fuori alcune settimane dopo in un centro spedizioni di Cattolica. Anche in questo caso, il ‘fumo’ era stato occultato in mezzo alle buste di patatine, snack, pacchi di biscotti e merendine.

Ma la presenza dello stupefacente non è sfuggita al naso ‘esperto’ dei canti antidroga della Guardia di Finanza. Da lì è inizio un attento lavoro di ricostruzione dei movimenti compiuti dai pacchi nell’intero territorio provinciale. Risalendo a ritroso la corrente, le Fiamme Gialle sono giunte fino ad un centro ritiro di Cerasolo Ausa. Qui, alcuni giorni fa, è entrata la 55enne, con in mano una busta gialla. I militari sono entrati in azione e hanno incominciato a pedinare la donna che nel frattempo stava facendo ritorno a casa in auto. Quando le divise l’hanno fermata, la 55enne ha spiegato di essersi limitata a consegnare al servizio di spedizione la busta affidatale dal figlio.