"Senza tassa di soggiorno persi 20 milioni"

Primo Fonti (candidato di ’Insieme’) chiede che sull’introduzione della quota decida la città: "Non solo le categorie del turismo"

"Senza tassa di soggiorno persi 20 milioni"

"Senza tassa di soggiorno persi 20 milioni"

"Sull’introduzione anche a Bellaria Igea Marina dell’imposta di soggiorno, che abbiamo proposto per primi durante la campagna elettorale, il tavolo di confronto settembrino non si faccia solo con albergatori e ’portatori di interessi’, ma sia allargato a rappresentanze dell’intera città, visto che causa mancata introduzione, e mancati introiti milionari in oltre 10 anni (una ventina quelli stimati, ndr), a pagare pegno di una pressione fiscale più alta sono stati tutti i residenti". Lo afferma Primo Fonti, candidato sindaco di Insieme. "Anche se non rappresentati in consiglio comunale – spiega Fonti – non ha per questo abdicato al proprio dovere di partito politico e ,a questo proposito, ricorda di essere stato il primo durante la campagna elettorale a proporre l’introduzione dell’imposta di soggiorno che era stata esclusa nel 2011 con motivazioni che solo oggi vengono riconosciute sbagliate".

"Nulla di tanto grave – continua Fonti – se non fosse che nel frattempo la città ha perso decine di milioni di euro indirettamente trasferiti nelle tasche di altri. Si, perché i soldi non svaniscono nel nulla quando si perdono ma si trasferiscono. Se poi si riflette sul fatto che per assicurare gli equilibri di bilancio è stata applicata l’aliquota massima Imu sugli immobili alberghieri ed è stata introdotta l’addizionale Irpef gravando pressoché esclusivamente i redditi fissi e quelli da pensione non è difficile comprendere quale danno sia stato fatto alla città per un verso e alla popolazione meno abbiente dall’altro. Leggo poi che a fine stagione la questione dell’introduzione dell’imposta di soggiorno dovrebbe essere oggetto di discussione con i ’portatori di interessi’, cioè proprio con coloro che, secondo i principi della democrazia deliberativa potrebbero essere esclusi. Tuttavia, se proprio si volessero far sedere al tavolo della trattativa tutti i portatori di interessi non si dimentichi che tra costoro ci sono anche chi paga l’addizionale Irpef sui loro miseri redditi tutti regolarmente dichiarati. Si tratta,in altri termini, di rappresentare in piccolo la popolazione reale per non falsare il risultato".

Dopo aver dichiarato, durante la campagna elettorale, che "l’imposta di soggiorno non è un tabù", il confermato sindaco Filippo Giorgetti ha annunciato che dopo l’estate verrà avviato un confronto per decidere se si ritenga utile continuare sulla linea attuale, della non applicazione del balzello (tenendo al massimo Imu e Irpef) oppure sia opportuno introdurlo, al pari di tutti gli altri comuni costieri del Riminese.

Mario Gradara