Mille posti al nido. E’ il traguardo da tagliare entro il 2027 per essere in linea con gli obiettivi posti dall’Europa. Rimini oggi si è avvicinata, e con i nuovi tre nidi la cui progettazione è già avanzata, finanziati con i soldi del Pnrr, andrà a superare quella soglia. Merito, sottolinea la vicesindaca Chiara Bellini, delle politiche avviate negli ultimi anni. Una su tutte l’essere riusciti a rendere la gratuità del nido una certezza per centinaia di famiglie. Solo nei nidi pubblici la gratuità ha coinvolto tre famiglie su quattro. Chi non l’ha ottenuta perché l’Isee era più alto del consentito (oltre i 24mila) ha comunque goduto di tariffe agevolate a seconda della fascia Isee corrispondente. L’operazione comunale ha finito con l’avvicinare al servizio in inverno, ma anche in estate a differenza del passato, una maggior quantità di famiglie. Il Comune ha aumentato il numero di posti disponibili aggiungendone 22, ma era prevedibile che l’aumento della domanda non sarebbe stato pienamente soddisfatto. Un effetto che ha generato un surplus di richieste nei nidi privati convenzionati. L’aver dato anche alle strutture convenzionate risorse per abbattere il costo della retta, cosa che ha coinvolto la metà delle famiglie, ha permesso di incrementare il numero dei posti, ben 40 in più in città. Con questi incrementi il numero di posti nei nidi pubblici e privati del Comune riminese è arrivato a 929, con un più 2% abbondante che ha portato la copertura dal 28,8% al 31%. L’obiettivo europeo è fissato al 33%. "Con i nuovi tre nidi che andremo a realizzare - spiega la vicesindaca Bellini - supereremo quella soglia arrivando al 34%". Più di mille posti disponibili. Un bimbo su tre potrà accedere al servizio quando vent’anni fa, era il 2002, la copertura non arrivava al 12%. Ci sono altri numeri citati dalla vicesindaca che dicono molto più delle semplici statistiche. Uno di questo è 860mila; sono gli euro che il Comune ha investito nell’ultimo anno per la manutenzione di nidi, scuole per l’infanzia ed elementari. Ancor di più, 890mila, sono gli euro investiti nel supporto educativo alla disabilità nella fascia che va da zero a 19 anni. L’investimento ha consentito di sostenere 250 tra bambini e adolescenti. Infine ci sono 357mila euro come distretto nord per i voucher destinati alle famiglie per ridurre il peso della retta al centro estivo grazie a un contributo fino a 300 euro.
CronacaSempre più bimbi al nido Progetti e rette a costo zero, così si arriva a mille posti