Il Covid anticipa le vacanze di Natale. Anche a San Marino, proprio come nella vicina Italia, aumentano i casi di positività nelle scuole e, così, la segreteria di Stato all’Istruzione ha deciso di anticipare di qualche giorno lo stop alle lezioni previsto per le feste. Venerdì sarà l’ultimo giorno in classe per i più piccoli, esattamente per gli allievi di asili nido, scuola dell’infanzia ed elementari con le lezioni che poi riprenderanno venerdì 7 gennaio. Dal lunedì successivo sono, invece, previsti tre giorni di didattica a distanza per gli studenti della scuole medie, superiori e Centro di formazione professionale (dal 20 al 22 dicembre). Poi dal 23 anche per loro inizieranno le vacanze di Natale con il ritorno sui banchi previsto per venerdì 7 gennaio.
Vaccino obbligatorio a scuola: dal 15 dicembre sospensione e multa
"Visto il quadro delle positività rilevate – spiega il segretario di Stato all’Istruzione, Andrea Belluzzi – e i protocolli che prevedono, con un solo positivo, la quarantena per tutta la classe e il tampone dopo sette giorni per riportare a scuola i negativi, abbiamo deciso di anticipare di qualche giorno le vacanze per le festività e dare un contributo al grande numero di tracciamenti e tamponi che in questo momento deve fare la sanità. Il quadro è differenziato a seconda delle scuole".
Misure che non piacciono alla minoranza. "Questa posizione sulle scuole – fa sapere Libera – genera difficoltà importanti per le famiglie: i bambini dovranno stare a casa con i genitori, che magari non si sono ancora organizzati con ferie, o con i nonni con il rischio di andare a mettere in pericolo di infezione proprio le fasce più deboli. Abbiamo un governo incapace di gestire questa situazione, dopo le evidenti criticità della medicina di base ora anche queste scelte che denotano scarsa programmazione e una rincorsa continua all’emergenza. Il pressappochismo del governo ricade questa volte sulle famiglie: una situazione che sta diventando intollerabile". Il partito di minoranza esprime tutta la propria preoccupazione. "L’impennata di contagi che sta investendo la Repubblica è molto preoccupante – scrivono – e le misure intraprese dal governo continuano ad essere tardive, contraddittorie e difficoltose nell’applicazione anche a causa dei continui scontri in maggioranza".