Rimini, 21 aprile 2022 - "Più volte quasi morto nella vita, ma come questa volta mai! Per lui davvero una brutta notizia". Queste le parole scritte nel manifesto funebre di Giovanni ‘Giovannino’ Tomei, noto commerciante di abbigliamento di Novafeltria. Parole scritte proprio di suo pugno, qualche anno fa, che oggi appaiono realmente sul suo necrologio e strappano un sorriso a tutti e fanno sparire dai volti le lacrime. "Giovanni ha voluto stupire fino alla fine – raccontano gli amici più stretti, come Ginetta Grandi Bianchi, ideatrice della Notte dei 100 Catini a Novafeltria – Lui era così, unico, simpatico, brillante. Quel necrologio su se stesso lo aveva scritto alcuni anni fa. Me lo aveva fatto leggere più volte. Da qualche tempo soffriva di cuore e ha sempre scherzato sulla morte. Ha vissuto una vita piena. Ci mancherà tantissimo".
Tomei se n’è andato il giorno di Pasquetta a 82 anni per un malore. Ai funerali, che si sono svolti ieri pomeriggio a Novafeltria proprio nel giorno del suo compleanno (ne avrebbe compiuti 83), centinaia di persone e, a nome di tutta la giunta, la vicesindaca Elena Vannoni. "Te ne sei andato via così, con un colpo di scena inaspettato, anche un po’ irriverente, di quelli che tanto piacevano a te – scrive l’amministrazione su Giovannino – Ci sarebbero tante cose da dire per ricordarti: quella signorilità dei modi e dell’incedere, la tua eleganza che faceva il paio con la goliardia in un perfetto combinato disposto che ti rendeva unico e amatissimo. Sono tante le cose che abbiamo imparato da te, a tavola come sulle scene". Tomei era infatti noto per essere stato uno dei componenti della compagnia teatrale dei Marchignoli. "Si è sempre prestato ad aiutare per gli eventi in paese – continua Ginetta – Era un uomo di grande cultura, amante della letteratura, aveva scritto anche un libro dove raccontava molto di Novafeltria e dei suoi abitanti. Adorava la musica e le auto d’epoca: tante volte passava in centro sfrecciando a bordo di una sua auto decapottabile. Era un uomo che amava stare sulle scene, ma anche umile e amico di tutti. Con questo necrologio ha voluto stupire fino alla fine, come solo lui poteva fare". Sul manifesto funebre i familiari hanno voluto riportare infatti le sue esatte parole con tanto di sua calligrafia, per l’ultimo omaggio. Accanto a don Mansueto che ha voluto suonare per lui durante i funerali, don Mirco durante l’omelia ha citato le stesse parole di Tomei: "Nel suo necrologio Giovanni ha scritto ‘La strada è sconosciuta ma so dove conduce’. Un grande segno di fede".