LUCA PIZZAGALLI
Cronaca

Scontro sui Cau: "Non è un passo indietro"

Dopo gli attacchi delle opposizioni, l’assessore Romeo difende il centro al ’Cervesi’: "Nessun depotenziamento, utenti soddisfatti"

L’assessore Nicola Romeo

L’assessore Nicola Romeo

di Luca PizzagalliIl Cau e l’ospedale Domenico Cervesi finiscono di nuovo al centro del dibattito politico. Le opposizioni parlano di depotenziamento del nosocomio cattolichino ma ora l’amministrazione risponde e lo fa senza esclusione di colpi.

"Continuare a divulgare informazioni sbagliate e fuorvianti su sanità e salute, significa giocare sulla pelle di cittadini e cittadine per pura propaganda. Le minoranze ne parlano senza basarsi su dati oggettivi. Il centro di assistenza e urgenza sta funzionando e risponde in modo adeguato alle esigenze della comunità – afferma l’assessore comunale ai servizi socio-sanitari Nicola Romeo – l’istituzione dei Cau è stata una scelta fatta a livello regionale che riguarda l’intera rete sanitaria dell’Emilia-Romagna. Alcuni cittadini poi hanno pubblicamente espresso la propria soddisfazione per la competenza e professionalità che hanno potuto constatare presso il Centro di assistenza e urgenza del nostro nosocomio. Il Cau non è affatto un depotenziamento delle prestazioni sanitarie. Quando ci siamo insediati, infatti, abbiamo evitato la chiusura notturna del pronto intervento. Il servizio sanitario della nostra regione offre standard qualitativi molto elevati, oltre il 30 per cento delle prestazioni erogate dal nostro ospedale è rivolto a cittadini di regioni limitrofe".

Ma le opposizioni non ci stanno e anche dopo la replica di Romeo, ribadiscono: "È evidente che il Cau rappresenti un depotenziamento rispetto al precedente Pronto Intervento, nonostante le parole dell’assessore – ribadiscono tutti i consiglieri di minoranza (Silvia Pozzoli, Flavio Mauro, Nicoletta Olivieri, Riccardo Franca, Marco Cecchini, Giampiero Galvani) – è innegabile poiché manca un elemento essenziale: il medico di medicina d’urgenza. La struttura non è in grado di rispondere adeguatamente a situazioni di emergenza e urgenza, lasciando i cittadini senza un servizio essenziale. L’ assessore accusa l’opposizione di fare "propaganda" senza dati oggettivi, ma dimentica che le criticità legate ai CAU sono state evidenziate dallo stesso assessore regionale alla sanità, assessore del Partito Democratico".

Il 30% di prestazioni erogate a cittadini di altre regioni, "non è una prova di qualità ma il risultato della geografia del territorio – sostengono ancora le opposizioni di Cattolica – : per un residente di Gabicce e dintorni è più comodo raggiungere Cattolica che Pesaro. In campagna elettorale, la giunta attuale aveva promesso di trasformare il Pronto Intervento in un vero Pronto Soccorso, ma le promesse non sono state mantenute".