
I vigili hanno denunciato la donna che ha causato l’incidente (foto di repertorio)
Rimini, 19 marzo 2025 – Uno scontro come tanti, di quelli che capitano ogni giorno. Lei, una 40enne straniera che lavora come badante, tenta di frenare all’incrocio, ma la sua bicicletta elettrica non risponde ai comandi a causa di un guasto, e finisce così per travolgere un’altra donna in bici. Entrambe cadono violentemente a terra, poi si rialzano e iniziano a discutere animatamente in strada sulle responsabilità dell’incidente. La lite va avanti per un po’, accorrono altre persone, ma all’improvviso la donna che ha investito l’altra, una 70enne svedese che vive da molti anni a Rimini, risale in bici e se ne va. “Devo correre al lavoro”.
La donna investita, nonostante le ferite riportate nella caduta a terra, non ci sta e decide di inseguirla in bici. Arriva fino alle Celle, riesce a trovare l’altra donna e riprendono a litigare, poi la badante se ne va e la svedese, ancora fortemente dolorante, chiama il 118 e gli agenti della polizia locale viene portata in ambulanza in ospedale. L’incidente è accaduto pochi giorni fa a San Giuliano, all’incrocio tra le vie Monferrato e Carlo Zavagli. E ieri la polizia locale ha identificato e denunciato la badante (originaria dell’Europa dell’est) per violazione dell’articolo 189 del codice della strada. La donna è finita nei guai per “non aver ottemperato all’obbligo di fermarsi in caso di incidente con danno alle persone”. Un reato punibile con una pena da 6 mesi fino a 3 anni.
La vicenda è venuta fuori dopo che i vigili sono riusciti finalmente a identificare la donna che ha investito l’altra. Nel corso dell’indagine, è emerso che l’incidente è stato causato dalla 40enne che, a causa della rottura dei freni, all’incrocio non aveva dato la precedenza alla 70enne svedese. Dopo l’incidente le due donne – come detto – avevano discusso animatamente in strada, alla presenza di alcuni passanti. Grazie alle indicazioni fornite da loro e dalla 70enne gli agenti sono riusciti a rintracciare la 40enne, che è stata denunciata. La svedese, per fortuna, non ha riportato conseguenze ferite gravi, ma dovrà sottoporsi comunque a un lungo periodo di cure. È stata giudicata guaribile in 30 giorni dai medici che l’hanno visitata e curata al pronto soccorso.