Sciopero e classi vuote. La battaglia dei precari. In provincia sono 2.500

I docenti incrociano le braccia. Per la Flc-Cgil l’adesione è stata alta. Fiorito: "Senza ‘posto fisso’ da dieci anni. È ora di cambiare le cose" .

Sciopero e classi vuote. La battaglia dei precari. In provincia sono 2.500

La protesta del sindacato ieri davanti alla prefettura

Classi vuote alle Rodari e alla I° Maggio. Stessa sorte anche per le medie di Coriano, solo per citare alcuni casi. Ieri lo sciopero indetto dal sindacato Flc della Cgil in ambito scolastico, coinvolgendo docenti e personale Ata, ha avuto alte percentuali di adesione. "I dati li avremo solo in seguito - premette Simonetta Asccarelli referente di settore per la Cgil - ma c’è stata una buona adesione a conferma dei problemi che abbiamo sollevato". Tanti docenti hanno incrociato le braccia. All’Einstein, spiegano dal sindacato, hanno fatto lezione solo 22 classi su 76. In altri istituti superiori ci sono state succursali che hanno chiuso mandando gli studenti a casa. Al Molari l’adesione dei collaboratori scolastici, o personale Ata, è stato altissimo con 11 su 12, lasciando un solo collega come richiesto dai requisiti minimi di legge. Mentre gli studenti se ne tornavano a casa e le classi chiudevano, la protesta del sindacato si è spostata davanti alla prefettura. Nel mirino l’ultima manovra finanziaria del governo che "taglia docenti e personale Ata", le cui ripercussioni si faranno sentire anche nelle scuole provinciali. Al presidio erano presenti una cinquantina di persone con cartelli e bandiere. C’erano anche la candidata alle regionali per il Pd, Emma Petitti, e la vicesindaca con delega alla scuola, Chiara Bellini.

"I precari nella scuola, a livello locale, sono circa 2.500 se sommiamo ai docenti il personale Ata" racconta Greta Fiorito, anch’essa docente precaria. "La situazione in Italia vede ben 88mila precari su posto comune, e altri 117mila sul sostegno. Io sono precaria da dieci anni e come me ci sono una infinità di colleghi con più anni di servizio. Poi ricordiamoci delle procedure concorsuali che ci sono state ed hanno comportato nuove immissioni in ruolo, ma ci sono docenti che sono da anni in attesa di prendere il posto ed essere convocati con contratto a tempo indeterminato. Si pensi agli idonei del 2020 che ancora aspettano delle risposte. Ci sono state procedure concorsuali per immissioni in ruolo, ma ci sono ancora docenti che sono in attesa di prendere il posto ed essere convocati con contratti a tempo indeterminato, si pensi agli idoneo del 2020 che ancora aspettano delle risposte".

Andrea Oliva