
Paolo Amati
Urlava "aiuto, aiutatemi". La testa insanguinata, che usciva fuori dal finestrino della jeep, finita dopo lo schianto tra gli alberi e le frasche, a metà della scarpata che affianca la carreggiata della Fogliense, all’ingresso di Lunano. Stava lottando con la morte Paolo Amati, 48 anni il 25 luglio prossimo, originario di Lunano, operaio. Era solo, incastrato tra le lamiere della sua Suzuki Santana, sabato sera, intorno alle 00.30 quando è stato soccorso. L’uomo stava rientrando a Lunano, nella casa dei genitori, mentre la vittima era residente a Monte Grimano, vicino alla Valconca.
La jeep che guidava Amati ha inspiegabilmente perso aderenza e non ha tenuto la curva che in quel punto fa la circonvallazione, lungo la Fogliense. L’auto ha quindi sbattuto nel guard rail ed è precipitata nella piccola scarpata che si apre oltre la protezione. Pare non ci siano segni di frenata, per terra. Come se il 47enne si fosse addormentato o avesse perso il controllo dell’auto, senza neanche tentare di avere il tempo di frenare. Quando il 47enne è stato preso in carico dai sanitari – dopo l’estrazione da parte dei vigili del fuoco – sarebbe stato ancora cosciente, ma ben presto le ferite troppo gravi riportate non gli hanno lasciato scampo.