Per gli inquirenti la prova madre è una: il video della cam 3 della farmacia San Martino, che mostra una figura incamminarsi verso il palazzo alle 22.17 della sera del delitto. Per la Procura, la sagoma del video combacia - per altezza, andatura e torsione della spalla – con Dassilva.
Ma il pool difensivo non ci sta: l’uomo nel video sarebbe invece un altro condomino totalmente estraneo al delitto, il quale avrebbe persino affermato di riconoscersi nella sagoma. Stando al suo racconto, proprio in quei minuti stava rincasando dopo essere stato al bar.
In ogni caso, durante gli incidenti probatori, gli investigatori potrebbero aver ipotizzato anche altri percorsi effettuati dall'assassino dopo l'omicidio.