Rimini, 28 ottobre 2024 - E' passato più di un anno dall'omicidio di Pierina Paganelli, la 78enne uccisa con 29 coltellate nei garage del condominio riminese in via del Ciclamino in cui viveva. Per gli inquirenti il responsabile è uno: si tratta di Louis Dassilva, il 34enne senegalese 'difficile da comprendere'; soldato della Gendarmeria, profugo in fuga nel deserto libico, marito, amante, vicino di casa, diverse identità in una sola persona.
Alle 22.13 di quel 3 ottobre 2023, l'ex infermiera è di ritorno da un incontro di preghiera dei testimoni di Geova. Ma, nel buio dei sotterranei, c'è qualcuno che l'aspetta. L'urlo raggelante viene colto persino dalle telecamere di videosorveglianza, ma il cadavere viene scoperto solo la mattina dopo da Manuela Bianchi, nuora della vittima.
Una figura che diventerà focale nel caso: tutti nel condominio sanno bene che la donna ha una relazione con Dassilva, suo vicino di casa. E questo 'amore osteggiato' potrebbe aver giocato un ruolo nella tragica fine di Pierina.
Dassilva è stato arrestato lo scorso 16 luglio, e resta al momento l’unico indagato dal sostituto procuratore Daniele Paci.