FEDERICA GIERI SAMOGGIA
Cronaca

San Nicola a Rimini, la reliquia del Santo esposta per la prima volta in Cattedrale: il programma

Venerdì 6 dicembre l’omero del Santo verrà mostrato nella cappella di Sant’Agostino insieme a una nuova icona dipinta da don Gioacchino Vaccarini. Alle 17,30 sarà celebrata la messa presieduta dal vescovo Nicolò Anselmi

La reliquia di San Nicola (nel riquadro a destra) esposta per la prima volta nella Cattedrale di Rimini: ecco il programma

La reliquia di San Nicola (nel riquadro a destra) esposta per la prima volta nella Cattedrale di Rimini: ecco il programma

Rimini, 5 dicembre 2024 - Venerdì 6 dicembre, in occasione della festa di San Nicola, co-patrono di Rimini, in Cattedrale sarà esposta una reliquia (l’òmero) del Santo. Inoltre sarà allestita una mostra che racconta l’arrivo avventuroso della reliquia. E’ la prima volta nella storia di Rimini che l’omero di San Nicola viene esposto in Cattedrale.

In vista dell’Anno Giubilare 2025, il vescovo di Rimini, monsignor Nicolò Anselmi, ha proposto l’esposizione solenne della reliquia di San Nicola in Basilica Cattedrale, nella cappella di Sant’Agostino (la terza a sinistra), insieme a una nuova icona dipinta da don Gioacchino Vaccarini, della comunità di Monte Tauro e delegato diocesano per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso.

Una breve mostra in sei grandi pannelli illustrerà l’avventuroso arrivo a Rimini della reliquia, nel 1177, ma anche la figura di questo santo straordinario. Alle 17.30 sarà celebrata la messa presieduta dal vescovo Nicolò Anselmi. Al termine, canto dell’Inno Akathistos a San Nicola e omaggio alla reliquia per quanti lo vorranno.

La storia della reliquia

Secondo la tradizione, l’òmero di San Nicola di Bari, vescovo di Myra, sarebbe giunto a Rimini in modo rocambolesco verso la fine del XIII secolo. Diverse sono infatti le documentazioni fornite da eminenti storici e studiosi, a partire soprattutto dalla fine del XVI secolo, dall’Aldimari, al Clementini, fino alle ricerche del Tonini che giungono alla metà del XIX secolo. In particolare Cesare Clementini nella sua celebre storia di Rimini pubblicata nel 1617, osservava che nel 1177 “successe un caso, degno di memoria, e di contemplazione, poiché piacque à Sua Divina Maestà di fare un altro ricco dono a questa Città…”. Un prezioso dono che portò il comune di Rimini nel 1633 alla proclamazione di San Nicola a patrono della città.

“La presenza della reliquia di San Nicola a Rimini è per molti versi davvero straordinaria – ha scritto Natalino Valentini -. Ciò non solo dal punto di vista storico, poiché testimonia ancora una volta dei profondi legami della nostra città con l’Oriente cristiano e il mondo slavo ortodosso, legami culturali, artistici e spirituali che riaffiorano dai suoi strati antichi e moderni. Ma la rilevanza sta anche nella “storia degli effetti” che la devozione a San Nicola ha generato nel corso dei secoli nella letteratura, nell’arte, nella liturgia, nella spiritualità. Davvero esemplare a questo riguardo è la documentazione della Vita e dell’Inno liturgico dedicato a San Nicola e presente nel Passionario della Cattedrale dell’inizio dell’XI secolo (ora custodito presso l’Archivio Diocesano), che testimonia di una viva devozione per il santo prima ancora dell’arrivo della reliquia a Rimini”. Nel 2006 il vescovo di Rimini, monsignor Mariano De Nicolò fece dono di un frammento della reliquia - simbolo di unità tra Oriente e Occidente - alla Diocesi ortodossa di Dimitriade (Grecia).