San Marino, 18 dicembre 2020 - Natale e Capodanno senza cenoni in mezza Europa, ma non a San Marino. Anzi, il governo della piccola Repubblica a due passi da Romagna e Marche, rilancia. I locali del Titano per brindare al nuovo anno potranno rimanere aperti fino all’1.30, quindi un’ora e mezza in più rispetto a quanto sin qui concesso a bar e ristoranti. Lo dice l’ultimo decreto del governo, anticipato dalle parole del segretario di Stato alla Sanità, Roberto Ciavatta. Senza rinunciare a qualche stoccata ai ‘colleghi’ italiani.
AGGIORNAMENTO / Capodanno 2020: San Marino adesso vieta i cenoni
"Purtroppo non ci sono delle misure che scientificamente garantiscono una diminuzione dei contagi – ha detto – molto del dibattito attorno alle misure è usato appositamente per fare polemica, spesso e volentieri lo vediamo in Italia, di matrice politica. Noi abbiamo cercato di dare una continuità alle misure, tanto che in queste seconda ondata decreti e modifiche sono stati pochissimi". Soluzioni che Civatta continua a sostenere. "Ritengo – spiega – che tentare le riaperture per Natale non sia stata per l’Italia una mossa azzeccata, noi siamo invece rimasti in linea con le nostre indicazioni. Abbiamo ritenuto, insieme alla struttura sanitaria che piuttosto che chiudere a mezzanotte e lasciare che gli avventori facessero il brindisi fuori dal locale, meglio è che restino all’interno con le dovute misure di sicurezza, mascherina e distanza". Decisamente controcorrente rispetto all’Italia, ma questa non è una novità ripercorrendo le tappe della pandemia. Discoteche aperte a San Marino la scorsa estate quando in Italia venivano chiuse una dopo l’altra e lo stesso, qualche mese dopo, è successo sulle chiusure di bar e ristoranti che in Repubblica sono sempre rimasti aperti. Decisioni che hanno allora, e oggi, scatenato le ire dei vicini di casa.
"La Regione intervenga – chiede il consigliere di Fratelli d’Italia, Giancarlo Tagliaferri – per evitare che la decisione dello Stato di San Marino di permettere i cenoni di Natale si trasformi in un momento di diffusione del coronavirus". Con la sua interrogazione il consigliere chiede all’esecutivo regionale "se intenda organizzare, al più presto, un tavolo di confronto con il governo e le Regioni confinanti per impedire che cominci una transumanza tra l’Italia e San Marino, che farebbe solo aumentare contagi e morti". Punta il dito contro il Titano il virologo di origine riminese Roberto Burioni. "Quando si ha un primato mondiale, quello dei morti per Covid-19 in rapporto alla popolazione, mi pare giusto impegnarsi per difenderlo a tutti i costi. Complimenti a San Marino".