REDAZIONE RIMINI

"Salvataggi? Problema di tutti, non solo nostro"

Casadei (Coop bagnini) sull’obbligo del servizio dopo il 22 settembre: "Abbiamo parlato con Corsini, giovedì incontrerà la Capitaneria"

Diego Casadei, presidente della Coop Bagnini

Diego Casadei, presidente della Coop Bagnini

Il futuro della spiaggia riccionese dopo il 22 settembre si giocherà giovedì quando l’assessore regionale Andrea Corsini incontrerà il comando della Capitaneria di porto. "Abbiamo avuto modo di vedere l’assessore a Ravenna, pochi giorni fa alla Festa dell’Unità – spiega Diego Casadei presidente della Cooperativa bagnini –. Questo giovedì incontrerà il comando della Capitaneria. Riteniamo che sia la Regione a essere titolare delle ordinanze riguardanti le spiagge". I bagnini sperano che Corsini possa intervenire sull’ordinanza nazionale giunta dalla Capitaneria. Il provvedimento obbliga gli stabilimenti a mantenere il servizio di salvamento nel momento in cui restano aperti. In attesa dell’esito del confronto, Casadei vuole mettere i puntini sulle ‘I’ dopo le parole dei chioschisti, attraverso Marco De Luca, che chiedevano agli stabilimenti di adeguarsi non vedendo nulla di strano nel mantenere il servizio con i costi che ne consegue. "Credo che ogni attività sia libera di stabilire come gestirsi le aperture e le chiusure, entro i limiti dati dalle norme – ribatte Casadei –. Accade per tutti, hotel e ristoranti inclusi, non vedo perché non debba accadere per i bagnini. È una facoltà che sta ad ogni singola impresa e questo deve valere anche per gli stabilimenti balneari. Già ieri hanno chiuso diversi hotel all’Abissinia, ma ribadisco è una scelta loro. Fino al 22 settembre c’è il servizio di salvamento e staremo aperti, poi decidono i singoli bagnini".

Non solo. Casadei apre un capitolo nuovo parlando di sistema e di servizi che andrebbero considerati come tali. "Il servizio di salvamento, come anche quello della duna (pagati dai bagnini ndr) di fatto vanno a vantaggio di tante altre attività, di spiaggia e non. Ad esempio la duna protegge anche i manufatti dei ristoranti. Se si parla di allungare la stagione credo che si debba farlo nell’ottica di sistema e non guardando all’orticello".

In attesa ci sono gli hotel, non tutti, ma quelli che vorrebbero provare ad allungare l’estate se il meteo terrà. Non sono pochi. Sulle piattaforme di prenotazioni on-line sono oltre 150 quelli che offrono l’ultimo weekend di settembre. Un numero superiore a quanto accade nel periodo di Capodanno. "Dal 20 al 22 abbiamo la MotoGp – dice Claudio Montanari presidente di Federalberghi –. Sono attesi altri eventi sportivi, ripartiranno quelli congressuali e poi c’è il meteo che potrebbe portare altri clienti in città nella seconda metà di settembre. Speriamo che si riesca a trovare una soluzione. Sarebbe folle che provvedimenti simili colpissero la produttività del settore turistico".

Andrea Oliva