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Salute e tecnologia. I 50 anni dell’ospedale

L’Infermi celebra mezzo secolo di attività evolvendosi da semplice struttura a polo d’eccellenza per la sanità romagnola. Raggi: "Un grande traguardo".

Salute e tecnologia. I 50 anni dell’ospedale

Francesca Raggi, direttore medico del presidio ospedaliero

L’Ospedale Infermi di Rimini celebra il cinquantesimo anniversario dalla sua inaugurazione, avvenuta nel giugno 1974. Mezzo secolo che ha visto l’evoluzione di una struttura divenuta punto di riferimento per la sanità romagnola e non solo. Un percorso fatto di trasformazioni strutturali, innovazioni tecnologiche e una sempre maggiore vicinanza ai bisogni del territorio.

Il trasferimento dal vecchio ospedale cittadino, situato nel cuore del centro storico (oggi sede del Museo della Città), alla nuova struttura, conosciuta come “monoblocco”, segnò un passaggio epocale. Negli anni, l’Ospedale Infermi si è arricchito di ulteriori padiglioni e servizi, diventando il perno della sanità provinciale per la gestione di casi di media e alta complessità.

"Un punto di svolta fondamentale – sottolinea Francesca Raggi, direttore medico del presidio ospedaliero – è stata l’apertura del Dea (Dipartimento di emergenza e accettazione) e l’arricchimento di ulteriori padiglioni. Rimini è oggi riconosciuta per la sua vocazione distintiva nell’indirizzo materno-infantile, un’eredità che riprende la tradizione dell’Ospedalino cittadino".

L’ospedale vanta oggi collaborazioni di eccellenza, come quella con il Meyer di Firenze per la chirurgia pediatrica, e unità operative di riferimento per l’intera Romagna, tra cui la terapia intensiva neonatale e l’oncoematologia pediatrica. Al sesto piano del Dea, che sarà presto intitolato al pediatra illuminato Ugo Gobbi, si concentrano molti dei servizi dedicati ai più piccoli.

Ma non è solo la tradizione a fare grande l’Ospedale Infermi: innovazione e formazione rappresentano pilastri per il futuro. "Siamo la prima azienda territoriale integrata con l’università, e abbiamo 100 specializzandi che arricchiscono il lavoro quotidiano con il loro contributo", aggiunge Raggi. "L’obiettivo per il futuro è un’integrazione sempre maggiore con il territorio, con un ospedale più vicino ai pazienti e innovazioni tecnologiche per curare l’alta complessità". Per celebrare i cinquant’anni, sono stati organizzati due eventi di grande significato. Domenica 1 dicembre, alle ore 10:30, il Teatro Galli di Rimini ospiterà una cerimonia istituzionale aperta alla cittadinanza, con interviste, testimonianze e momenti musicali. Lunedì 2 dicembre, invece, una cena a buffet al ristorante Frontemare sarà dedicata agli operatori, ai volontari e ai donatori, figure centrali nel garantire l’eccellenza dell’ospedale.

L’Ospedale Infermi non è solo un luogo di cura, ma un simbolo di speranza e solidarietà. Come spiega Raggi, "ospita programmi di formazione e ricerca, contribuisce all’economia locale generando posti di lavoro e rappresenta un punto di riferimento per situazioni critiche ed emergenziali. Inoltre, è un luogo dove si condividono esperienze di vulnerabilità e cura, dimostrando il livello di civiltà urbana".

Il cinquantesimo anniversario diventa così un’occasione per celebrare i successi del passato e guardare al futuro con ottimismo. "È una restituzione di gratitudine verso il personale medico e paramedico e un momento per sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza della salute", conclude Raggi. "In questo senso, rappresenta non solo un riconoscimento del nostro passato, ma anche un’opportunità per costruire un futuro migliore per la salute della comunità".

Con un occhio al progresso tecnologico e uno al radicamento nel territorio, l’Ospedale Infermi si prepara ad affrontare le sfide del prossimo mezzo secolo, continuando a incarnare i valori di cura, supporto e innovazione.