A dicembre ’festeggerà’ 6 anni. Sei anni da segretario provinciale del Pd per Filippo Sacchetti (nella foto). Ma il suo incarico, già scaduto, volge ormai al termine. Le elezioni regionali, come ha confermato ieri lui stesso su queste colonne, sono state l’ultimo atto. Essendo sindaco di Santarcangelo, Sacchetti non si ripresenterà. Dalla primavera scorsa un gruppo di saggi gestisce insieme a lui il Pd provinciale. Una fase transitoria, in attesa del congresso che dovrà eleggere il nuovo segretario provinciale e i segretari comunali e di circolo in scadenza.
Ma il congresso non si svolgerà a breve. Le elezioni regionali hanno ’stravolto’ i vertici del Pd. Tra i consiglieri eletti ci sono diversi segretari provinciali e comunali. Lo stesso segretario regionale dem Luigi Tosiani dovrebbe entrare nella nuova giunta. Ecco perché la fase congressuale è destinata a cominciare, a Rimini come altrove, non prima di gennaio o febbraio. Quello che è certo è che i verdetti delle regionali peseranno, e non poco, sulla scelta del futuro segretario provinciale del Pd riminese e delle altre cariche. Il risultato che ha ottenuto Alice Parma ha rafforzato quella corrente dem di cui fanno parte lo stesso Sacchetti, il sindaco Jamil Sadegholvaad e il deputato Andrea Gnassi. Ma nel Pd nessuno vuole l’ennesima guerra interna per la scelta del nuovo segretario. Si tenterà di trovare un’intesa tra le varie anime del partito, per individuare un sostituto di Sacchetti che metta tutti d’accordo. Una tregua necessaria, anche in vista delle prossime elezioni amministrative che vedranno tornare alle urne (nella primavera 2027, probabilmente) Rimini, Cattolica e altri comuni.