
Ruspe sull’ex colonia Enel. Il Comune la espropria: "Al suo posto realizzeremo una piazza sul mare"
È una delle ‘vergogne’ di Rimini sud. Chiusa da molti anni. Abbandonata al degrado. Spesso rifugio di balordi e spacciatori. Ma ora il Comune di Rimini scende in campo per diventare proprietario dell’ex colonia Enel, abbatterla e realizzare lì una grande piazza sul mare e servizi. Domani in commissione verrà esaminata la parte del nuovo piano dell’arenile di Rimini che riguarda proprio il destino dell’edificio. Un atto propedeutico all’acquisizione della colonia. La struttura era stata comprata da una società privata per farci un hotel. Un progetto mai decollato, e dopo il crac della società la colonia è sotto la gestione del curatore fallimentare. Il Comune, che possiede già il 40 per cento del complesso (le parti esterne e le pertinenze), con l’atto che sarà discusso in commissione e poi, entro metà giugno, in consiglio, darà il via all’iter per acquisire l’immobile
Ha una storia lunga la colonia. Venne realizzata nel 1950 e poi via via ingrandita, raggiungendo le sue massime dimensioni – 22mila metri cubi – alla fine degli anni ’70. Nel 1981 fu collaudata per essere usata come scuola privata per alunni di elementari e medie, ma poi venne definitivamente chiusa e abbandonata. Non rientra, a differenza di molte altre ex colonie marine della Riviera, tra i beni tutelati e vincolati. Il ministero per i beni culturali nel 2010, a seguito del parere della Soprintendenza, ha stabilito che "l’immobile non presenta i requisiti di interesse dal punto di vista architettonico" e culturale, e quindi non è soggetto a vincoli. Palazzo Garampi intende acquisire la colonia per realizzare una grande area verde e servizi, completando così il Parco del mare nella zona tra Marebello e Rivazzurra. Il valore stimato dell’edificio è di 2 milioni. Se non si arriverà a un accordo con il curatore fallimentare, si procederà con l’esproprio.
"Per l’ex colonia Enel siamo a un punto di svolta – ribadisce il sindaco Jamil Sadegholvaad – con atti formali per entrare in possesso del bene e poter realizzare opere di pubblico interesse. Non ci saranno quindi ristoranti o negozi, ma una rinnovata area verde, una grande piazza sul mare, con servizi collegati alla spiaggia". A differenza delle colonie Murri e Bolognese, "qui non c’è il vincolo della Soprintendenza, ma solo quello paesaggistico della Regione, con la quale stiamo da tempo lavorando per rimuoverlo". "L’operazione avviata sull’ex colonia Enel – aggiunge Annamaria Barilari, albergatrice della zona e consigliera comunale del Pd – sarà un grande passo per tutta la città. Dopo tanti anni finalmente abbiamo l’opportunità di riqualificare l’area, che ha causato degrado e problemi di ordine pubblico". Dopo il passaggio nella commissione di domani, gli atti per acquisire l’ex colonia saranno inviati alla Regione e discussi in consiglio comunale nel giro di alcune settimane, probabilmente entro la metà di giugno.