
Paolo Foschieri, 59 anni, scomparso per un incidente in moto
Ieri mattina la chiesa di san Pio V era gremita di amici, compagni e familiari. Tutti accorsi per dare l’ultimo saluto a Paolo Foschieri, il 59enne deceduto in un incidente stradale mentre era a bordo della sua moto, lo scorso 30 dicembre. Un amore, quello per le due ruote che lo ha accompagnato anche nel suo ultimo viaggio: in chiesa c’erano tutti, anche gli altri motociclisti che con lui condividevano la passione per le Harley Davidson. Una vicinanza al mondo del motociclismo che si è fatta sentire anche attraverso alcuni brani dei Led Zepellin e dei Guns’n Roses, a fare da sottofondo all’ingresso della salma in chiesa.
Tra i ricordi anche quello della ‘Compagnia stabile degli instabili’, la compagnia teatrale di cui Paolo faceva parte da diverso tempo oramai. "Abbiamo goduto della tua amicizia in ogni nostra iniziativa – ricordano gli altri membri della compagnia, diventanti prima di tutto dei grandi amici di Paolo –. Rinunciare alla tua originalità espressiva e alla tua risata contagiosa ci addolora tantissimo e con profonda commozione ci uniamo alla sofferenza della tua famiglia. Vogliamo ricordarti con il verso di una canzone che avevi sempre in mente. ‘Non lo senti? C’è magia nell’aria, non credi? Siamo noi quella favola che le anime riaccendono. Sei uno di noi! Sei uno di noi!’".
A ricordarlo gli amici di una vita, i parenti, i figli Andrea e Gioia, la moglie Debora e tutti quelli che lo hanno incontrato, condividendo con lui un pezzo del loro cammino. "Perché quando c’era Paolo nella stanza lo sentivi, la riempiva di felicità – raccontano gli amici –. Lo ricorderemo per i sorrisi e per tutte le cose belle che ci ha regalato, insieme a lui non ci si annoiava mai e ogni momento era indimenticabile. Alla fine rimarrà scolpito nei nostri cuori e soprattutto nel rombo di motori delle Harley, quelle che amava tanto".
A salutare per l’ultima volta il motociclista ci hanno pensato anche i suoi compagni centauri, che all’uscita del feretro dalla chiesa si sono dati appuntamento davanti a san Pio per sgasare e fare rumore tutti insieme in memoria di Paolo, un grande appassionato di motori proprio come loro. "Sicuramente Paolo avrebbe voluto si facesse rumore, reagendo – concludono –. Senza rimanere in silenzio a piangersi addosso".
Federico Tommasini