LORENZO MUCCIOLI
Cronaca

Ristorante col colore giallorosso della Roma calcio: guerra di insegne a Rimini

Residenti contrari alla nuova tinteggiatura della trattoria ‘Aò’ in viale Ceccarini, il titolare del locale Luciano Colono: “Tutto in regola”

Il titolare Luciano Colono: “Troppe critiche: una città si rilancia se tutti remano nella stessa direzione”

Il titolare Luciano Colono: “Troppe critiche: una città si rilancia se tutti remano nella stessa direzione”

Rimini, 13 dicembre 2024 – In ‘salotto’ scoppia la guerra delle insegne. Pomo della discordia: il nuovo ristorante di Luciano Colono, già patron del Victor Lounge e di Watch M Diamon, la trattoria romana ‘Aò’ che ha preso il posto dell’Osteria del pesce in viale Ceccarini e che sarà inaugurata il 19 dicembre prossimo. Tutto parte da una richiesta dell’amministrazione condominiale del palazzo in cui ha sede il locale: attraverso una Pec è stato ingiunto all’imprenditore il ripristino della tinteggiatura della facciata esterna, riportandola alla colorazione originale. Insomma: a risultare indigesta ai residenti, più che la prelibata cucina romana, sembra essere la livrea del brand ideato per il ristorante e ispirato al giallorosso della Roma, composta da rosso granata, rosso porpora, arancio fluo e nero. A far storcere il naso è in particolar modo l’arancione, che secondo la contestazione mossa dal condominio risulterebbe difforme dalle restanti parti della facciata. Colono, per il tramite dell’avvocato Sara Arduini dello studio legale Caroli, ha però sostanzialmente già risposto picche alla richiesta dell’amministrazione. Evidenziando anzitutto che il cambio della colorazione dell’insegna, da un punto di vista legale, “non richiede alcuna autorizzazione”. Il cambiamento inoltre “non altera in alcun modo la struttura e le linee dell’edificio, ma nemmeno muta la destinazione originaria, visto e considerato che c’era e c’è ancora un ristorante”.

Luciano Colono davanti all’insegna del suo nuovo locale che aprirà il 19 dicembre
Luciano Colono davanti all’insegna del suo nuovo locale che aprirà il 19 dicembre

Si rileva inoltre che il passaggio dal blu (il colore della precedente gestione) all’arancione è stato dettato “dalla mutata specializzazione della proposta di ristorazione”, dal pesce alla cucina romana. “Una vicenda – commenta Colono – apparentemente derubricabile a lite condominiale, notizia di colore. In realtà il tema è più profondo e affrontarlo deve coinvolgere tutta la città. Dal 2020 vivo, lavoro e investo nella Perla Verde e 365 giorni l’anno ascolto lo stesso dolente mantra. Dobbiamo ripartire, rilanciare economia, turismo e commercio. A giorni alterni sento sparare, alzo zero, su gruppi industriali, imprenditori, categorie professionali. Non fanno questo, non fanno quello. Sono fermi. Se fai, però in tinta giallorossa, mica va bene. È una contraddizione macroscopica. Un città si rilancia se tutti i cittadini condividono una nuova visione e nuovi obiettivi di crescita. Ancora prima di investimenti, risorse, progetti, è la città a scegliere di fare uno scatto in avanti. È un tema culturale. Eppure a Riccione di imprenditori e gruppi performanti, innovativi, c’è ne sono. In 20 giorni in viale Ceccarini ci sono più di venti posti di lavoro nuovi, occupati da ragazze e ragazzi di Riccione e del territorio, Forse questi temi almeno un riflessione la valgono”.