Rimini, 20 luglio 2023 - Colpi proibiti con bottiglie di vetro, spray urticante usato senza riserve. E poi botte, tirate di capelli e colpi di borsetta fuori da una discoteca di Riccione. Scene da O.K. Corral e selvaggio West hanno sconquassato la notte tra martedì e mercoledì nella Perla Verde, dove intorno alle 4.30 del 19 luglio si sono dati battaglia due gruppi di ragazze. Giovani donne, tutte tra i 18 e i 20 anni, protagoniste di una rissa furiosa nelle vicinanze del Bollicine che alla fine è costata la denuncia per otto di loro e l’arresto per una ventenne, originaria di Taranto, finita in manette per resistenza a pubblico ufficiale per aver colpito e ferito un carabiniere in fase di identificazione.
Sono le 4.30 circa, appunto, quando le gazzelle a sirene spiegate arrivano nei pressi del Bollicine di viale Torino, dove era stata segnalata una rissa in atto tra ragazzine. Il gruppone di facinorose viene quindi subito individuato poco distante, nella spiaggia tra i bagni 33 e 32, mentre le ragazze cercano di fuggire alla vista dei militari. I carabinieri tuttavia riescono infine a individuarle e bloccarle a breve distanza. Tutto sembra essere andato liscio, quando una giovane di vent’anni inizia però a offendere e minacciare i carabinieri. Una escalation di violenza, con tanto di fuga, a cui nemmeno l’intimazione di ricorrere al taser ha potuto porre un freno, secondo quanto ricostruito dagli investigatori.
È stato a questo punto che la giovane, per sottrarsi all’ennesimo tentativo dei militari di bloccarla, avrebbe colpito un carabiniere al volto, sferrando calci all’aria e verso gli altri militari. Infine, la ventenne è stata ammanettata e trasferita comunque in caserma, dove la ragazza ha iniziato a prendersela con sé stessa, sbattendo più volte la testa contro il muro e cercando di togliersi le manette colpendo con i polsi le porte. Attimi di follia, per cui nel cuore della notte è stato anche necessario l’intervento dei sanitari del 118, che hanno sedato la giovane ormai fuori controllo.
La ventenne pugliese è così stata posta in stato di arresto per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali (in attesa della convalida) dopo aver ferito al volto, alla tempia e al braccio sinistro il carabiniere intervenuto, che è stato costretto a recarsi in Pronto soccorso, da cui è stato poi dimesso con una prognosi di sette giorni.