Riqualificazione naturalistica lungo il Marano: c’è il progetto

Il Comune di Riccione ha avviato un progetto di ripristino dell'ambiente naturale lungo il Marano, candidato per ottenere fondi regionali. L'iniziativa mira al risanamento degli habitat naturali, alla tutela della biodiversità e alla riduzione degli effetti dell'uomo lungo il torrente, con interventi di riqualificazione naturalistica in aree specifiche.

Riqualificazione naturalistica lungo il Marano: c’è il  progetto

Il Comune di Riccione ha avviato un progetto di ripristino dell'ambiente naturale lungo il Marano, candidato per ottenere fondi regionali. L'iniziativa mira al risanamento degli habitat naturali, alla tutela della biodiversità e alla riduzione degli effetti dell'uomo lungo il torrente, con interventi di riqualificazione naturalistica in aree specifiche.

Ripristino dell’ambiente naturale lungo il Marano. Questo l’obiettivo del progetto pensato dalla giunta comunale e candidato a ottenere fondi regionali. L’iniziativa del Comune riccionese mira al risanamento degli habitat naturali, alla tutela della biodiversità e alla riduzione degli effetti della presenza dell’uomo lungo il torrente. Il documento di fattibilità degli interventi già approvato dall’amministrazione ha individuato nell’area dunale pubblica, la zona vicina alla costa e alla ex colonia Reggiana, e nel tratto fluviale compreso tra via Tortona e via Marano, gli ambiti idonei per realizzare gli interventi di riqualificazione naturalistica. Per la zona più a mare in municipio tendono a privilegiare un progetto di conservazione e valorizzazione dell’ambiente naturale esistente e dell’ecosistema. L’obiettivo è offrire anche un’area informativa per il turismo naturalistico, che tuttavia non deve essere invasivo, e al medesimo tempo salvaguardare l’ambiente di nidificazione del fratino che da qualche anno ha scelto la spiaggia davanti alle dune come area riproduttiva. Lungo il torrente, invece, il progetto punta a realizzare un corridoio ecologico tutelando la flora e creando nuove aree di riequilibrio ecologico a tutela delle specie animali, compresa la creazione di un’area umida nell’ansa del torrente dietro all’ex polveriera, che non sarà interessata dall’intervento. Il progetto prevede una spesa di 860mila euro di cui il 90 per cento finanziabile dal bando regionale.