Riccione, 14 gennaio 2025 – Il 2025 sarà l’anno della Caccetta. "Abbiamo inoltrato tutta la documentazione relativa al progetto a Comune e Soprintendenza dopo i confronti intercorsi per individuare la miglior soluzione realizzativa" premette Giuseppe Caterino, presidente del consiglio di amministrazione di Oasi 2 srl, la società che ha acquisito lo storico immobile a due passi dal piazzale Curiel. "Attendiamo che si esprima la Soprintendenza con cui abbiamo già concordato le modalità attraverso cui procedere per recuperare l’immobile. Pertanto siamo ottimisti. Sarebbe un bel segnale eliminare un buco nero nel cuore del centro di Riccione".
Del recupero della Caccetta, o Cacetta come chiamata dai riccionesi, se ne parla da anni. Il Comune aveva prima ottenuto la proprietà dell’immobile e in seguito aveva deciso di venderlo. Era l’ottobre del 2020 quando gli uffici di via Vittorio Emanuele presentarono un bando pubblico che vide concorrere e vincere una società di Milano. L’importo chiesto dall’amministrazione comunale era di 600mila euro, denari che l’allora amministrazione intendeva poi impegnare per la riqualificazione dell’area centrale.
Con il privato proprietario dell’edificio, che faceva originariamente parte del complesso di villa Mussolini, sarebbe stato possibile ridare vita a un pezzo di storia non solo riccionese. Ma i problemi legati al progetto e ai vincoli fermarono tutto. Passarono i mesi e l’anno successivo, alle 21,30 del 7 agosto, si sentì un boato con i clienti ai tavolini dei dehors nei locali della zona terrorizzati e in fuga. D’un colpo era crollato il muro esterno del piccolo edificio. Macerie e polvere tutt’attorno. Lo squarcio nel fabbricato faceva intravedere anche camere parte del bagno, con i sanitari sospesi. La struttura era largamente compromessa e questo ha complicato i piani di recupero dell’immobile nelle intenzioni della proprietà che nel frattempo è diventata la Oasi 2 srl.
"Una parte della struttura non è recuperabile – conferma Caterino – per la parte restante abbiamo concordato un tecnica di recupero edilizio avanzata e innovativa. Non è stato semplice individuare la soluzione che consentisse di salvare parte della struttura e ridare vita a un fabbricato nelle sue forme originali".
L’immagine e le dimensioni della futura Caccetta saranno quelle pensate originariamente dall’architetto Dario Pater, amico di Mussolini, che la progettò. "Non cambieranno – conferma Caterino –. Tutto rimarrà come prima, ma in un edificio nuovo".
Le dimensioni della Caccetta sono limitate, questo permetterà di ricavare 4 bilocali per una superficie complessiva che si avvicina ai 300 metri quadrati, commercializzati da Atlante immobiliare. "Dopo anni di confronti e progettazione a fianco del Comune, che si è sempre dimostrato disponibile, e di attese, siamo pronti per il via libera e l’inizio del cantiere".