"Rimettiamo l’Iss al passo con i tempi"

In Consiglio grande e generale piomba il decreto che ridisegna le politiche sanitarie di San Marino a distanza di 14 anni dall’ultima volta

"Rimettiamo l’Iss al passo con i tempi"

Il segretario di Stato alla Sanità e alla Sicurezza sociale di San Marino, Mariella Mularoni

Potenziamento della Medicina di base, la libera professione, le liste d’attesa, il nuovo ospedale. C’è questo e tanto altro nel decreto che rivede, a distanza di 14 anni dall’ultima volta, l’atto organizzativo e il fabbisogno dell’Istituto per la sicurezza sociale. "Una priorità – le parole del segretario di Stato alla Sanità, Mariella Mularoni nella sua relazione in Consiglio grande e generale – per garantire i servizi, potenziare quelli esistenti, rassicurare il personale sanitario mettendo in sicurezza gli organici e risolvendo alcune criticità. Abbiamo apportato alcuni correttivi per migliorare le prestazioni, nel rispetto dei principi di universalità delle cure, di economicità e razionalizzazione. Abbiamo utilizzato le risorse di cui disponiamo senza cercare di aumentare i costi. E’ stato un lavoro delicato per dare un assetto più funzionale all’Iss". Il dibattito in aula è decisamente partecipato. Dalla maggioranza arrivano applausi, ma anche perplessità. Mentre non mancano le critiche dell’opposizione. "Senza il contributo della ricerca – dice Miriam Farinelli di Repubblica Futura – anche per un piccolo centro come il nostro non sarà possibile confrontarsi con altre realtà. Non si fa riferimento alla libera professione di tutto il corpo sanitario utile per aumentare le casistiche di una buona medicina. Necessario è il mantenimento degli alti standard qualitativi e l’adeguamento tecnologico che serve per curare gli utenti in modo adeguato. Gli studi internazionali stimano la vita di una struttura ospedaliera nell’ambito dei 40 anni. Il nostro ospedale è stato inaugurato nel 1981 e ha fatto il suo tempo". "Quali sono i motivi dello svuotamento della Tutela minori e del trasferimento di profili di ruolo – chiede Matteo Zeppa di Rete – Sulla base di quali valutazioni il servizio Disabilità è passato a Uoc, quali saranno i servizi erogati dalla Tutela Minori e dalla Disabilità, dove verrà collocato il Servizio sociale adulto, quali profili di ruolo ne faranno parte?". "Mi hanno fatto impressione – sottolinea Mirko Dolcini di Domani Motus Liberi – le enormi diversità in maggioranza. Libera ha parlato di impianto normativo frammentario. Questo atto sembra essere fatto per definire ruoli e posizioni già esistenti. I nodi sono venuti al pettine, consiglieri di maggioranza".