MARIO GRADARA
Cronaca

Riche Monde, si spegne il night di Rimini. "Tutta una vita nel regno degli spogliarelli"

La storica titolare, Mary Ottaviani, chiude il sipario "Ho sempre fatto le ore piccole, ora farò la nonna"

Uno dei tanti spettacoli andati in scena al Riche Monde

Rimini, 4 novembre 2021 - Spente le luci rosse in via Gambalunga. Appesi al palo, dopo mezzo secolo, strip tease, balletti e spettacoli più o meno proibiti: chiude il Riche Monde, uno dei night storici della riviera.

La storica titolare, Mary Ottaviani
La storica titolare, Mary Ottaviani

Perché avete mandato in soffitta gli spogliarelli? "Sabato 30 ottobre, con brindisi di saluto, è stata l’ultima sera del Riche Monde. Abbiamo smesso semplicemente per ragioni anagrafiche – sorride la titolare e direttrice del night, Mariella ’Mary’ Ottaviani –. Io ho 65 anni, mio marito Paolo Giaccaglia, per tutti Giaky, 68. Eravamo stanchi, abbiamo fatto le ore piccole per una vita. Adesso vogliamo fare... i nonni".

Ne avrete da raccontare ai nipoti. "Davvero tante. Ad esempio, avevo 15 anni e le mamme delle mie amiche non volevano che uscissero con me. Perché sapevano che mio babbo, Otello Ottaviani, aveva aperto nel 1969 il ristorante e night club Passatore a Bellaria, e nel 1972 il Riche Monde a Rimini. E sapevano che gestiva queste attività, con ballerine e spogliarelli. All’epoca erano cose scandalose".

Quindi lei è cresciuta a pane e strip tease? "Esattamente, vivevo con le ragazze degli spogliarelli. E..."

Dica. "Ho lavorato con mio babbo fin dal 1973, nel ’76 si è aggiunto mio marito, che ha iniziato come dj. Nell’80 mio babbo - che è mancato l’1 ottobre - ha voluto ritirarsi, e ho preso in mano la gestione. Credo sia stato tra i pochi, se non l’unico, night diretto da una donna, senza mai cambiare proprietà in 49 anni di attività".

Quale il periodo più bello? "Gli anni Settanta, Ottanta e Novanta, quello dei più grandi fasti. Abbiamo lavorato con i migliori impresari italiani, messo in scena balletti erotici importati da Parigi, ospitato esibizioni di pornostar famose".

I clienti da dove venivano? "Da Rimini, dalla provincia e da regioni vicine, ma anche tantissimi turisti, congressisti, persone in città per qualche fiera o evento, e che non volevano perdersi gli spettacoli del Riche Monde. Penso che con il nostro locale abbiamo contribuito a far sì che Rimini avesse un’offerta turistica più ricca, punto di riferimento per trascorrere un’ora di relax, ascoltare musica soft, gustarsi cocktail con barman di alto livello e godersi uno spettaco lo".

Quali orari aveva il locale? "In genere dalle 22 alle quattro di mattina".

Ingresso solo ai maggiorenni? "Dai 18 in su. Chiedevamo sempre il documento".

Il Riche Monde è rimasto lo stesso dell’esordio? "L’ho ristrutturato nel 1980, ho voluto arredarlo stile bomboniera, come un classico night, con poltrone e sofà rossi, quadri erotici e disegni delle donne di Crepax alle pareti, luci soffuse e così via".

I momenti più difficili? "Ci sono stati alti e bassi. L’austerity del ’74, le mucillagini del 1989, la crisi del 2008 ha colpito noi e i nostri clienti. Siamo passati da 10 spettacoli al giorno a 2-3. Non c’era più pubblico".

Quindi? "Allora ho scelto la nicchia, lavorando con pochi clienti, non i 150 a sera dei tempi d’oro, ma ’giusti’. E proponendo anche spettacoli d’arte varia, con giocolieri e acrobati".

Le mancherà il Riche Monde? "Tanto".