Riccione riscopre San Martino, il patrono dei riccionesi. Tra sabato e ieri sono state davvero tante le persone che hanno colto l’occasione per visitare il Paese durante lare giorni di eventi che hanno caratterizzato la festa del patrono. In passato la concomitanza con la grande fiera di Santarcangelo che sposta decine di migliaia di persone aveva fatto desistere dall’organizzare feste su più giorni. Ed invece la curiosità e le iniziative non sono mancate come non è mancato il pubblico. Oltre ai classici stand enogastronomici e all’animazione per i più piccoli con il truccabimbi e la baby dance, uno degli elementi che ha caratterizzato questa edizione di San Martino sono state le rievocazioni storiche. Sabato e domenica sin dalla mattina, l’accampamento della Legio XIII Gemina in piazza Unità ha accolto i visitatori con i suoi stand e laboratori, un vero e proprio tuffo nel passato per scoprire la vita quotidiana dei soldati romani. Ma è stato nella giornata di domenica che si è voluto caratterizzare la festa del patrono con la rievocazione del miracolo di San Martino. In piazza Matteotti un giovane soldato, Martino, e un mendicante hanno fatto rivivere la leggenda del santo, con il soldato Martino che taglia il suo mantello per darne metà al povero infreddolito che nella leggenda era rimasto sotto la pioggia. Il racconto vuole che dopo il gesto il cielo si schiarì, smise di piovere e la temperatura diventò mite, da cui l’estate di San Martino. La rievocazione storica è stata seguita dalla musica del dj set, che ha animato le ultime ore di festa fino alla chiusura degli stand alle 22. Ieri il vero e proprio giorno del patrono con l’ultima giornata di laboratori e stand della Legio XIII Gemina. Nel pomeriggio ancora divertimento per i più piccoli mentre la Bianch’Ottoni Microband diffondeva musica per le strade del borgo.
Infine alle 18 la messa solenne per San Martino, concelebrata dai parroci di Riccione alla presenza delle autorità civili e militari. Terminata la funzione c’è stato un momento conviviale in cui si è festeggiato il patrono con caldarroste e vin brulè mentre i bambini facevano gli ultimi giri sulle giostre prima del ritorno a casa.
a.ol.