
Rapine, risse e un accoltellamento. Queste le motivazioni che hanno spinto il questore di Rimini Rosanna Lavezzaro ad usare il pugno di ferro nei confronti del Mojito Beach, disponendone la chiusura per un periodo di 10 giorni. Tutto questo in base all’articolo 100 del Tulps (Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza), il quale prevede la sospensione temporanea della licenza "qualora il locale sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose" o, comunque, se il loro comportamento costituisce "un pericolo per l’ordine pubblico". Sono sei gli "episodi delittuosi" documentati dalle forze dell’ordine nell’arco delle ultime settimane. Tutti si sono verificati, come chiarito dalla Questura, "nelle immediate adiacenze" del locale e sono riconducibili alle "persone che lo frequentano".
Tra questi c’è anche il ferimento di un giovane, raggiunto da una coltellata al termine di un violento litigio avvenuto verso metà luglio, esternamente al locale e nelle vicinanze del distributore di benzina. Di qui "l’esigenza primaria di assicurare le condizioni di sicurezza pubblica, anche alla luce dell’assenza di permessi specifici per l’esercizio dell’attività di locale da ballo". Il Mojito Beach potrà comunque rimanere aperto fino alle 19 garantendo così il servizio di bar e ristorante. "Non discutiamo il provvedimento della questura – fanno sapere dallo staff del Mojito Beach –. Ci teniamo comunque a rilevare come tutti gli episodi contestati non siano avvenuti all’interno del locale, bensì nell’area esterna e nel parcheggio utilizzato anche dai clienti di altri pubblici esercizi del Marano. Una parte degli episodi, inoltre, si è verificata dopo l’orario di chiusura del locale. Non avendo compiti di ordine pubblico, il nostro personale non può intervenire direttamente in quest’area. Ci avvaliamo di un servizio di security di altissimo livello, che più di una volta ha rifiutato l’ingresso e rispedito indietro che avrebbero potuto creare disorsini. Non abbiamo però l’autorità per operare nel parcheggio o nelle altre zone sterne del locale. Per noi il tema della sicurezza è importantissimo e abbiamo più volte sottolineato alcune criticità come la presenza di sbandati che bivaccano allinterno delle colonie abbandonate nella zona del Marano e al confine con Rimini".