LORENZO MUCCIOLI
Cronaca

Terrore a Rimini, il racconto choc della vittima: “Mi hanno legata e imbavagliata: un incubo”

Dramma in via Dario Campana: donna esce per fare la spesa e viene assalita da due rapinatori armati di cacciaviate. Rubati oro e denaro: sul caso indaga la squadra mobile

Sul sequestro per rapina indagano i poliziotti della mobile

Rimini, 19 dicembre 2023 – Un quarto d’ora di autentico terrore. In balìa di due rapinatori che l’hanno minacciata con un cacciavite, trascinata in casa, legandole mani e piedi prima di ripulire da cima a fondo il suo appartamento facendo razzia di soldi e oro.

E’ accaduto sabato scorso, attorno alle 17.30, in una palazzina di via Dario Campana, dove una donna che vive sola è stata tenuta prigioniera nella sua abitazione da una coppia di malviventi con il volto travisato. Una vicenda su cui stanno ora stanno indagando gli agenti della squadra mobile di Rimini, guidata dal vice questore aggiunto Dario Virgili, con il coordinamento della Procura.

La vittima, una signora di mezza età che abita da sola in una delle palazzine del quartiere, è ancora provata e sotto choc. Ieri mattina si è recata in questura per presentare denuncia. Insieme agli agenti della polizia di Stato, ha ricostruito con precisione quei minuti terribili nelle mani dei rapinatori. L’indagine proseguono a ritmo serrato. Sono stati acquisiti i filmati delle telecamere di sorveglianza della zona. La speranza è che le riprese possano contenere elementi utili all’individuazione dei malviventi. L’agguato è scattato nel pomeriggio di sabato, nel momento in cui la vittima è uscita di casa per andare a fare la spesa.

«Erano lì, che mi aspettavano nel buio del pianerottolo – racconta la vittima –. Sono saltati fuori all’improvviso, non appena ho aperto la porta, e uno di loro mi ha puntato addosso il cacciavite". Probabilmente si tratta dello stesso arnese utilizzato dai balordi per forzare il portone del condominio e raggiungere l’appartamento della donna. Il modus operandi non lascia pensare un’azione improvvisata, ma ad un piano studiato nei minimi particolari, senza lasciare nulla al caso. Forse i malviventi stavano tenendo d’occhio il loro bersaglio da tempo e conoscevano bene le sue abitudini.

"Mi hanno trascinata dentro. Con loro avevano una corda, e l’hanno usata per legarmi e mani e piedi insieme a delle cinghie prelevate dalla casa. Mi hanno imbavagliata, poi uno di loro mi ha portata sul divano e mi ha tenuto ferma, mentre l’altro rovistava in giro alla ricerca di cose di valore. Erano due uomini, con dei cappellini e il volto coperto". Il blitz è durato all’incirca quindici/venti minuti. "Hanno preso soldi, gioielli e oro e anche il mio cellulare. Non so dire quale sia il valore della refurtiva. Alla fine mi hanno sbattuta sul letto e se ne sono andati. Dopo un po’ sono riuscita a liberarmi da sola sciogliendo i nodi e ho immediatamente contattato la polizia".

Per la vittima è stata la fine di un incubo, anche se probabilmente non sarà facile lasciarsi alle spalle un’esperienza tanto traumatizzante. "Quei due mi hanno lasciato addosso dei graffi, anche se per fortuna non sono stata picchiata. Sono stati momenti orribili, ho avuto paura che mi facessero del male". La Procura ha aperto un fascicolo. Le indagini proseguono a trecentosessanta gradi, e nessuna possibile pista viene al momento esclusa. Sarà fondamentale comprendere in che modo i rapinatori si siano allontanati da via Dario Campana e se ad attenderli, in strada, ci fosse anche un eventuale complice.