REDAZIONE RIMINI

Raid a San Giuliano Spaccate in negozi e locali "Noi ostaggio dei balordi"

Il fioraio di via Matteotti: "Danni per tremila euro, rubata anche la telecamera". Gli esercenti sospettano un collegamento con i furti nelle lavanderie.

Raid a San Giuliano Spaccate in negozi e locali "Noi ostaggio dei balordi"

Esercenti e negozianti hanno un sospetto: che dietro le nuove spaccate compiute nella notte tra giovedì e ieri a San Giuliano possa esserci lo stesso uomo che ad inizio settimana avrebbe già ripulito due lavanderie self-service della provincia, una in via Di Mezzo a Rimini e l’altra a Verucchio. Un sospetto che i fratelli Cristiano e Matteo Morolli hanno messo nero su bianco nella denuncia presentata ieri ai carabinieri di via Destra del porto. Cristiano è il titolare del negozio di fiori in via Matteotti, visitato nel cuore della notte da qualcuno che si è lasciato alle spalle "danni per circa tremila euro". "Ha rotto la veranda esterna e poi fatto a pezzi il vetro antisfondamento, probabilmente utilizzando una piccola mazza – raccontano i fratelli Morolli – Tutto per rubare i tre euro rimasti nel fondocassa. Prima di andarsene, il malintenzionato si è portato via anche la telecamera installata nel locale". Un altro blitz, con modalità molto simili, si è verificato sempre nella notte al Sushi King di via Coletti. In questo caso l’autore è stato immortalato dalle telecamere. I filmati sono stati visionati da uno dei titolari delle lavanderie a gettoni del Riminese il quale ha riconosciuto l’uomo nell’inquadratura "come lo stesso ladro che ha assaltato innumerevoli volte le gettoniere delle lavanderie self-service". Circostanza che naturalmente è tutta da verificare, e se cui dovranno essere gli inquirenti a compiere delle indagini. Fioraio, ristoratore e titolare della lavanderia si sono rivolti ai militari dell’Arma, puntando il dito contro un 33enne riminese, già finito in manette in passato proprio per i colpi ai danni delle lavanderie. Ma a lui sarebbero attribuiti anche una trentina di furti messi a segno nei mesi scorsi. L’indagine è affidata al sostituto procuratore Annadomenica Gallucci, che ha chiesto per il 33enne, difeso dall’avvocato Ninfa Renzini, il rinvio a giudizio.

Nel frattempo serpeggia la preoccupazione. "Tra i giardini don Luigi Sturzo e il lungoporto, qui ormai non ci si salva più – allargano le braccia i fratelli Morolli -. Ad ogni ora del giorno ci sono sbandati e balordi che stazionano da queste parti. Non è solo un problema di sicurezza, ma anche di decoro. Non è la prima volta che subiamo danni o veniamo visitati dai ladri, in passato ci avevano portato via persino un albero di limoni. A gennaio avevamo fatto riparare la veranda che era stata danneggiata, adesso siamo di nuovo punto e a capo. Ci auguriamo che le autorità possano intervenire per rendere più sicura e vivibile questa zona della nostra città".

Lorenzo Muccioli