REDAZIONE RIMINI

Quei post carichi di odio. Spariti dopo la diretta tv

Sotto la lente i messaggi scritti sui social dalla Bianchi e poi cancellati

Quei post carichi di odio. Spariti dopo la diretta tv

"La maggior parte delle persone vede la nostra reazione una volta arrivati al limite. Ma non vedono tutto quello che abbiamo sopportato prima di scoppiare". E’ uno dei tanti messaggi condivisi nei mesi scorsi da Manuela Bianchi sul suo profilo Facebook e che in queste ore hanno risvegliato l’interesse e la curiosità dei media che si stanno occupando del mistero attorno all’omicidio di Pierina Paganelli. Almeno per ora i post pubblicati sui social network dalla nuora della vittima sembrano non aver alcun peso dal punto di vista investigativo. Anche perché, nel registro degli indagati, non è stato ancora iscritto alcun nome. La stessa Manuela è stata sentita dagli inquirenti come atto dovuto in quanto "persona informata sui fatti" e come colei che, mercoledì scorso attorno alle 8.30, ha ritrovato il cadavere sulle scale oltre la porta tagliafuoco che conduce agli appartamenti. "A volte passa per cattivo chi, semplicemente, ha sopportato ed ha finito la pazienza", scriveva Manuela il 2 settembre scorso. Ancora: "Armati abbastanza da prendere la decisione... di andartene quando non riceverai più il rispetto che meriti". E poi: "Non capisco come le persone stiano bene con se stesse sapendo di aver distrutto emotivamente qualcuno".

Post che potrebbero non avere alcun significato, ma che sono comunque finiti sotto i riflettori della trasmissione ‘Quarto grado’ di Rete4. Dopo la messa in onda del programma, che l’altra sera ha dedicato un approfondimento al giallo di Pierina, alcuni dei messaggi sono scomparsi, cancellati dalla sua stessa autrice. Secondo i vicini di casa, i rapporti tra Manuela e la suocera "erano buoni" e non "c’erano mai state litigi o motivi di attrito". Chi li conosce parla di "una famiglia molto unita e solidale". Sulla bacheca di Manuela sono presenti anche diversi contenuti riguardanti il misterioso incidente nel quale è stato coinvolto il marito Giuliano Saponi, uno dei figli di Pierina. All’alba del 7 maggio scorso, il 53enne era stato ritrovato agonizzante in via Coriano, la strada che percorreva abitualmente per andare al lavoro in bicicletta. Era finito in coma e per lui, da quel momento, era cominciato un lungo calvario fatto di interventi e riabilitazione. Giuliano potrebbe essere stato investito da qualcuno che poi si è allontanato in fretta e furia facendo perdere le proprie tracce, o addirittura essere stato aggredito fisicamente. La Procura di Rimini ha aperto un fascicolo, anche se al momento le indagini sembrano essere ad un punto fermo. A giugno, su Facebook, erano comparsi diversi appelli di Manuela, che chiedeva ad eventuali testimoni del presunto incidente di farsi avanti per aiutare gli investigatori a risolvere il caso.