Rimini, 12 febbraio 2023 - La protesta dei trattori arriva a Rimini. Questa mattina fin dalle 7.30 del mattino i trattori hanno iniziato ad arrivare a ridosso della statale 16, vicino all’incrocio con via Marecchiese. “Avevamo pensato di arrivare a un centinaio di adesioni – dice Andrea Mezzorecchia titolare di un paio di imprese agricole e tra gli organizzatori della protesta riminese -. Invece siamo molti di più, almeno 150”.
I trattori si sono riuniti in un fondo incolto tra cartelloni, luci lampeggianti accese e clacson. Poi, verso le 10.30 è partito il corteo sulla statale 16 compreso tra la rotonda all’intersezione con la via Emilia e la rotatoria tra la Ss16 alla rotonda Montescudo, vicino la centro commerciale Le Befane.
Con i clacson e le bandiere tricolore al vento gli agricoltori si sono fatti sentire. Il traffico sulla statale è rimasto bloccato a lungo e le ripercussioni si sono viste anche in città con le principali arterie anch’esse bloccate.
“Siamo qui a manifestare, non a protestare. Non vogliamo imporre il cibo a nessuno, ma c’è chi vuole imporre cosa dobbiamo mangiare noi nel Paese. Siamo contrari alle nuove nome europee. No al cibo chimico”. Poi ci sono i costi che le aziende devono sostenere. “I cereali sono passati da 50 euro a 30 euro del 2023. E’ l’industria che fissa i prezzi e noi li subiamo. Poi ci sono importazioni da Paesi che non producono con nostre stesse regole e a costi più bassi. E’ concorrenza sleale”.