Rimini, 5 ottobre 2024 – Per lavoro salta dai palazzi, si dà fuoco e combatte in pirotecniche acrobazie. Non si tratta di Spiderman ma di Edoardo Schiaratura, lo stuntman riccionese classe 2003 amante del brivido e degli sport estremi che da più di un anno di mestiere fa proprio la contro figura nelle scene pericolose di film e video.
Schiaratura, come si è avvicinato al mondo degli stunt?
"Faccio sport acrobatici estremi da quando ho sei anni. Dopo il percorso scolastico non sapevo sfruttare questa vena adrenalinica e per fortuna un mio amico mi raccontò di un’accademia di Milano che formava stuntman".
In cosa consiste questa scuola?
"Un mese intensivo di lezioni in cui ci allenavamo dalle sei alle 10 ore al giorno e alla fine del corso eravamo abilitati a svolgere 21 discipline estreme come quelle che si vedono nei film".
Ad esempio?
"Pratiche come le cadute dall’alto, arti marziali, combattimento scenico e l’uomo torcia, per capirci la scena in cui l’attore prende fuoco".
Com’era da piccolo?
"Energico, a tratti anche troppo agitato. Come primo sport a 6 anni ho praticato i tuffi e ricordo che mi buttai subito da dieci metri, la piattaforma più alta della piscina. Già a quell’età ero spericolato e volevo superare ogni limite".
Quando ha capito che lo stuntman sarebbe potuto diventare un lavoro?
"Entrando in accademia e incontrando tante persone che condividevano con me la stessa passione".
Come descriverebbe il suo lavoro agli altri?
"Prima di tutto è appagante, sul set gli altri ci rispettano, noi prima di tutto siamo dei professionisti fondamentali per la riuscita delle riprese. E’ il nostro team che deve garantire la sicurezza nostra e degli attori".
Ha mai paura?
"La paura c’è, esiste e la provo anche io, però la vivo come un ostacolo da superare e che non mi ferma. E’ per questo che molti mi considerano coraggioso".
Come si svolge la sua giornata?
"Di base mi devo allenare 4 ore al giorno per sei giorni alla settimana, i primi due sono dedicati alle arti marziali, i secondi a quelle acrobatiche e gli ultimi alle altre discipline. In sette giorni mi riposo quindi ho solo un giorno di riposo".
E invece quando è sul set?
"Noi stuntman insieme al team siamo i primi ad arrivare sul set, dobbiamo controllare ogni scena, le attrezzature e tutto quello che è inerente alla sicurezza. Si lavora fino a dodici ore al giorno ed è un’attività di azione ed attesa. Si devono attendere tutti i ciak e al momento in cui si va in scena tutto accade in un attimo".
I prossimi progetti dove la porteranno?
"Ho appena ottenuto un ruolo in un film horror, interpreterò il mostro facendo, come si dice in gergo, lo stuntactor".
Con chi ha lavorato?
"Ad esempio con Jean Claude Van Damme nel film Kill Em All 2, e con Sfera Ebbasta nel video di Vdlc e tanti altri".
Le sembra vero di fare questo mestiere?
"Ancora mi appare tutto strano, anche dire soltanto che sono uno stuntman. E’ un anno e mezzo che faccio questo e sono estremamente orgoglioso di tutto ciò che è frutto di duro lavoro. Devo ringraziare il mio team che mi ha sempre aiutato ad avere fiducia in me stesso".