MANUEL SPADAZZI
Cronaca

Professore di religione fa causa: “Troppi anni da docente precario”. E ora il ministero dovrà risarcirlo

Manuel Mussoni vince la battaglia legale: riceverà 28mila euro per la mancata assunzione.“La sentenza sul mio caso farà da apripista a Rimini, tanti colleghi sono nelle stesse condizioni”

Manuel Mussoni, insegnante di religione e dirigente alle scuole ’Maestre Pie’

Manuel Mussoni, insegnante di religione e dirigente alle scuole ’Maestre Pie’

Rimini, 15 gennaio 2025 – Una vita da insegnante precario. Con supplenze annuali che venivano rinnovate di anno in anno senza la certezza di essere assunto, superando abbondantemente i 36 mesi oltre i quali è prevista per legge la stabilizzazione. Per questo Manuel Mussoni, 41 anni, professore di religione ed ex presidente provinciale dell’Azione cattolica, ha deciso di fare causa contro il ministero dell’Istruzione per gli anni da precario all’Einaudi-Molari.

Mussoni, che da un anno e mezzo lavora come dirigente alle scuole Maestre Pie, si è affidato all’avvocato Veronica Pepoli, che assiste molti altri insegnanti. Con sentenza depositata ieri il giudice del lavoro Lucio Ardigò ha dato piena ragione a Mussoni, perché “il docente ha subito l’illegittima precarizzazione del suo rapporto di impiego”. Il giudice ha condannato il ministero a risarcire Mussoni con 28mila euro, pari a un anno del suo ultimo stipendio all’Einaudi-Molari, per la mancata assunzione, e a pagare quasi 3mila euro di spese legali. È una sentenza tra le prime del genere a Rimini, che apre la strada al ricorso di tanti precari.

Mussoni, giustizia è fatta?

“Sono soddisfatto che il giudice abbia riconosciuto che un insegnante non possa restare precario per così tanti anni, pur lavorando con continuità nella scuola. Mi auguro che questa sentenza possa essere di stimolo per altri colleghi che si trovano ancora in questa situazione”.

Per quanti anni lei ha lavorato all’Einaudi Molari?

“Ho iniziato nel 2012. Ma nella causa sono stati presi in esame gli ultimi 8 anni in cui ho lavorato nella scuola, quindi dal 2015 all’estate 2023. È stata una bella esperienza. Non ho fatto causa contro la scuola, ma contro il ministero dell’Istruzione. Nella mia situazione si trovano tanti insegnanti di religione. Io ho cominciato nel 2006, l’ultimo concorso di ruolo per insegnanti di religione è stato nel 2004, più di 20 anni fa…”.

La sua sentenza è una delle prime del genere nella provincia di Rimini. Potrà fare da apripista?

“Ne ho parlato ieri con altri docenti che si trovano a fare i precari da anni. Penso che la decisione del giudice del lavoro sia importante e possa incoraggiare altri a muoversi. Ci sono tanti insegnanti nelle stesse condizioni”.

Intanto da un anno e mezzo si è ‘accasato’ alle Maestre Pie.

“Dove mi trovo molto bene. Non insegno più, faccio il dirigente, coordino le varie attività. È un’esperienza molto stimolante”.