Rimini, 14 novembre 2024 – Aiuta un senzatetto con problemi di alcol offrendogli cibo e denaro. Non poteva certo immaginare, il parroco di una chiesa di Rimini, che quell’uomo si sarebbe trasformato in un vero e proprio stalker, tra richieste di soldi sempre più insistenti e aggressive, insulti e persino minacce di morte.
Un’escalation preoccupante che ha spinto il religioso, spaventato a morte, a rivolgersi più di una volta a carabinieri e polizia di Stato e a presentare una denuncia contro il clochard molesto. La vicenda è sfociata in un’indagine per atti persecutori a carico di un cittadino rumeno di 39 anni.
Il gip Raffaele Deflorio, accogliendo la richiesta avanzata dal sostituto procuratore Luca Bertuzzi, ha disposto nei confronti del 39enne la misura del divieto di avvicinamento unita al braccialetto elettronico. L’uomo dovrà rimanere ad almeno mille metri di distanza dalla persona offesa e non potrà nemmeno avvicinarsi alla parrocchia.
Tutto comincia circa un anno e mezzo fa, quando il senzatetto comincia a bussare alla porta della chiesa in cerca di aiuto. Il parroco accoglie a braccia aperte quell’uomo bisognoso di sostegno e, mosso da spirito caritatevole, cerca di dargli una mano come può: a volte prestandogli del denaro, altre volte donandogli beni di prima necessità e consentendogli di entrare in chiesa per caricare il cellulare.
Gradualmente, però, le richieste di aiuto del 39enne si trasformano in pretese vere e proprie e l’uomo non esita a rivolgersi al sacerdote con tono sempre più arrogante e insistente, spesso in preda ai fumi dell’alcol.
Il religioso tenta di assecondarlo con pazienza e generosità ma dopo un po’ la situazione precipita. L’episodio che complica le cose è il furto del pulmino della parrocchia. Il veicolo sarà ritrovato a Coriano qualche mese dopo. I sospetti ricadono sul 39enne o comunque su persone a lui note.
Nel frattempo l’uomo continua a intrufolarsi in chiesa senza chiedere il permesso e a comportarsi in maniera prepotente. A gennaio si presenta in canonica, forse dopo aver bevuto troppo, e si rivolge direttamente al parroco. “Io so dove abiti... ti faccio del male, ti ammazzo“.
Il religioso, molto turbato, non può far altro che allertare le forze dell’ordine. Presenta una denuncia, ma le visite dello straniero non si fermano, anzi, se possibile diventano ancora più frequenti.
L’uomo pretende a tutti i costi che il parroco ritiri la denuncia a suo carico e non si fa scrupoli a minacciarlo e insultarlo. Polizia e carabinieri devono intervenire varie volte per allontanarlo. Il clochard però non sembra intenzionato a fermarsi. Viene visto gironzolare fuori dalla chiesa, oppure si attacca con insistenza al campanello della sagrestia, accompagnando le sue azioni con minacce di vario genere. L’ultimo episodio risale al 16 ottobre scorso, il 9 novembre arriva l’ordinanza del giudice.