REDAZIONE RIMINI

Pranzo di Natale ’sospeso’. Il ristorante regala sei pasti a chi si trova in difficoltà

L’iniziativa dell’ Osteria delle Poveracce, la titolare Alice Gualtieri: "Le feste hanno un significato di unione e stare soli è la cosa peggiore" .

Pranzo di Natale ’sospeso’. Il ristorante regala sei pasti a chi si trova in difficoltà

Natale in compagnia con le voci allegre al posto della tv e bottiglie di Sangiovese da stappare insieme a tutti, persone sole incluse. A Rimini il 25 ci saranno sei posti a tavola "sospesi" per coloro che non hanno nessuno con cui trascorrere il pranzo di Natale. È la comunità, insomma, che si organizza da sé a contrasto del triste fenomeno sociale. A portare avanti la lodevole iniziativa "Insieme a Natale", con un impatto significativo anche per la vocazione della città, è l’Osteria della Poveracce, aperta da tempo in vicolo Pescheria. I titolari hanno pensato a quella solitudine che si amplifica, sempre e puntualmente, in occasione delle festività, offrendo risposte e soluzioni alle persone anziane sole ma anche agli studenti. A spiegare i dettagli dei tavoli sospesi è Alice Gualtieri, ristoratrice e "portavoce" dei cinque titolari dell’Osteria delle Poveracce.

"Abbiamo mantenuto sei posti in una tavolata composta da tre tavoli, tutte le persone che resteranno sole potranno utilizzare questi posti, basta chiamarci".

Chi vi ha dato l’idea?

"L’iniziativa di solidarietà per le persone lasciate sole è al primo anno, parlando con i clienti abbiamo scoperto che spesso ci sono persone sole anche fra di loro, ed è bello poterle aiutare".

Ci sono delle regole?

"Chi verrà in osteria non ha un limite di spesa, può venire anche per consumare un solo caffè. Avremmo bisogno semplicemente che le persone prenotassero il loro posto, ma lasciamo a loro discrezione su come vogliono usufruire dei posti a disposizione". C’è un menu fisso?

"No, le persone possono decidere di mangiare ciò che preferiscono, secondo le loro esigenze".

Natale per tutti allora?

"E’ una nostra filosofia di vita, Natale è "unione", ed è giusto che tutti possano vivere un momento speciale e non restare soli".

A chi vi rivolgete principalmente? "Non solo anziani o persone in sofferenza. Pensiamo ai ragazzi che non possono raggiungere i genitori perché magari studiano fuori sede, oppure ai genitori di figli che lavorano all’estero".

A che ora impiattate?

"Il giorno di Natale saremo aperti dalle 12,30 non stop, perché il Natale è il Natale. Li aspettiamo a braccia aperte. L’affetto rappresenta il motivo principale per cui organizziamo questa iniziativa".

Andrea G. Cammarata