Danilo Ricci è stato un pioniere. Uno dei primi, a Rimini, a credere al ’mare d’inverno’. Anche quest’anno il titolare dei bagni Ricci di Miramare e del ristorante Ricci di mare farà gli straordinari: "Daremo ombrelloni e lettini fino ai primi di ottobre, meteo permettendo. E il ristorante resterà sempre aperto di fatto anche nei mesi invernali, durante i weekend, fatta eccezione per alcune settimane. Stiamo pensando perfino di organizzare il cenone di Capodanno".
Si parla da tanti anni di ’destagionalizzazione’ a Rimini: una scelta che paga, nel vostro caso?
"Il ristorante funziona molto bene anche nei mesi autunnali e invernali. Il fattore tempo naturalmente è fondamentale. L’abbiamo visto negli anni: basta un po’ di sole e tanta gente si riversa in spiaggia, anche se serve il cappotto".
Ma gli incassi non saranno paragonabili a quelli della stagione estiva.
"Noi siamo soddisfatti, per questo abbiamo fatto del ’mare d’inverno’ una delle nostre caratteristiche. I clienti gradiscono, è importante mantenere il contatto con loro anche fuori dalla tradizionale stagione balneare. Ma è importante anche per il nostro personale, a cui riusciamo a dare continuità in questo modo. E poi c’è un altro aspetto, non meno fondamentale".
Quale?
"Con il locale aperto contribuiamo a tenere alla larga da questa zona di Miramare anche un po’ di delinquenti e vandali, che altrimenti avrebbero la possibilità di agire impunemente".
Anche quest’anno il ristorante Ricci di mare monterà le cupole, per tenere al caldo i clienti nelle giornate più rigide?
"Assolutamente sì. Siamo stati i primi a sperimentare questo tipo di strutture in spiaggia. Monteremo la cupola verso la fine di ottobre, quando comincerà a fare più freddo".