LORENZO MUCCIOLI
Cronaca

I post cancellati e l’amante: tutti i segreti di Manuela Bianchi, la nuora di Pierina

Omicidio di Rimini: gli inquirenti indagano sulla relazione sentimentale tra i due. Tolti i sigilli all’appartamento e al box auto del consuocero. La squadra mobile continua a cercare l’arma usata per uccidere la pensionata

Rimini, 8 ottobre 2023 – Ancora nessun nome è stato formalmente iscritto nel registro degli indagati per l’omicidio di Pierina Paganelli, la 78enne riminese massacrata con 17 coltellate nella zona garage sotterranea del complesso residenziale di via del Ciclamino. Le indagini, coordinate dal pm Daniele Paci, proseguono a ritmo serrato e ieri in Procura sono state sentite due persone: Manuela Bianchi, la nuora e dirimpettaia di Pierina che mercoledì scorso attorno alle 8.30 ha ritrovato il cadavere dell’anziana sulle scale del seminterrato facendo scattare l’allarme, e un uomo che abita nello stesso condominio di Ca’ Acquabona. Proprio quest’ultimo potrebbe diventare la chiave per sciogliere alcuni dei nodi del giallo.

Omicidio di Pierina paganelli (nella foto a destra), a sinistra la nuora Manuela Bianchi, interrogata a lungo dagli inquirenti
Omicidio di Pierina paganelli (nella foto a destra), a sinistra la nuora Manuela Bianchi, interrogata a lungo dagli inquirenti

La relazione segreta

Gli inquirenti sospettano che l’uomo, che è sposato e ieri è stato accompagnato in tribunale dalla moglie, possa aver intrattenuto una relazione segreta con Manuela. Una frequentazione che sarebbe nata inizialmente come una semplice amicizia ma che in seguito – ipotizzano gli investigatori – si sarebbe trasformata in qualcosa di più, specialmente dopo l’incidente, dalla dinamica sospetta, che ha fatto finire in coma e costretto ad una lunga riabilitazione il marito di Manuela e figlio di Pierina, Giuliano Saponi. Quest’ultimo è ricoverato nella clinica Sol et Salus, ma dovrebbe tornare a casa - nell’appartamento sito proprio di fronte a quello della madre defunta, al civico 31 di via del Ciclamino - la prossima settimana.

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Ovviamente non vi sono elementi per supporre una correlazione diretta tra il brutale assassinio di Pierina e quella strana frequentazione condominiale su cui gli inquirenti stanno cercando di far luce. Dopo aver negato la circostanza, almeno all’inizio, l’uomo avrebbe ammesso di aver avuto degli incontri con Manuela.

Nessuno dei due – né Manuela né l’altro residente – risulta formalmente indagato: la nuora della 78enne è stata sentita a lungo in Procura, ma solo come "atto dovuto" essendo stata la prima a rinvenire il cadavere. Gli investigatori della squadra mobile, guidata dal vice questore aggiunto Dario Virgili, non escludono nessuna pista e vogliono vederci chiaro, sondando i vari fattori in gioco. La chiave per la risoluzione del caso passa necessario dalla scoperta del movente.

Una violenza inaudita

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Chi ha aggredito Pierina, colpendola con dei fendenti a schiena, braccia, collo e torace, molto probabilmente conosceva le sue abitudini e con ogni probabilità le ha teso una trappola aspettando il suo rientro a casa dopo la serata di preghiera nella Sala del Regno dei Testimoni di Geova di Bellariva. Certo inoltre è che chi l’ha uccisa l’ha fatto con rancore e con accanimento, colpendola quando era già a terra agonizzante. Per quale motivo assalire e massacrare, in maniera tanto feroce, una donna che a detta di chi la conosceva "non aveva nemici"? Qual è il significato della gonna strappata e del body fuori posto, quasi a voler simulare in maniera goffa una violenza sessuale? C’entrano qualcosa con il delitto le macchie di sangue da ‘imbrattamento’ scoperte con il luminol dalla polizia scientifica nel sotterraneo della palazzina? E che fine ha fatto l’arma del delitto, verosimilmente una lama di piccole dimensioni?

I post cancellati

"A volte passa per cattivo chi ha sopportato tanto e ha semplicemente finito la pazienza”. E’ solo uno dei vari post cancellati dal profilo Facebook di Manuela. Post che potrebbero non avere alcun significato, ma che sono comunque finiti sotto i riflettori della trasmissione ‘Quarto grado’ di Rete4. Dopo la messa in onda del programma, che l’altra sera ha dedicato un approfondimento al giallo di Pierina, alcuni dei messaggi sono scomparsi, cancellati dalla sua stessa autrice.

Dissequestrato il box auto del consuocero

Gli inquirenti speravano che qualche risposta potesse arrivare dal sequestro del box auto e dell’appartamento del consuocero di Pierina, Duilio Bianchi, il padre di Manuela che abita sempre nello stesso complesso residenziale ma in una palazzina diversa. Ma gli accertamenti non avrebbero dato alcun esito e gli immobili sono stati dissequestrati. Un mistero che si infittisce, giorno dopo giorno.