La Regina amplia i dehor e dà ancora più possibilità di spazi a tavolini e ‘piazze’ per bar e ristoranti, ma con regole ancora più precise per salvaguardare pedoni e passeggiate. Approvato martedì sera in consiglio comunale il nuovo regolamento comunale in materia. "Un regolamento che non è stato calato dall’alto – dicono la sindaca Franca Foronchi e l’assessore Alessandro Belluzzi – ma discusso e concertato con i rappresentanti delle varie categorie economiche che lo hanno sottoscritto. Le nuove norme sono un incentivo a investire, anche per le realtà commerciali più piccole che potranno estendere pure in inverno i propri spazi". Ed ecco le principali novità: l’allungamento di quasi 3 mesi del periodo di occupazione del suolo pubblico in inverno con i dehors, che parte dal 1° ottobre e termina il 2 maggio (invece che dal 20 ottobre al 1° marzo come in precedenza), l’aumento della durata del permesso di occupazione complessiva fino a 5 anni per i dehor di tipo C, un massimo di 4 tavoli e 16 sedie per le attività artigianali che chiederanno l’occupazione di suolo pubblico.
Il regolamento prevede 3 tipologie di allestimento. Il tipo A: allestimenti con tavolini, sedie, fioriere con o senza ombrelloni o tende, mentre il B, oltre a tavoli e sedie, si identifica per l’aggiunta di pedane e delimitazioni laterali (altezza massima 170 cm) con o senza ombrelloni o tende; il C è come il B, ma con possibilità di chiusure laterali con elementi mobili alti al massimo 220 centimetri. "I dehor dovranno garantire una zona adeguata di almeno 1 metro e mezzo per la circolazione dei pedoni e delle persone con difficoltà motoria – conclude l’amministrazione comunale – mentre è stabilito che restino aperti solo per il periodo di apertura dell’attività. Inoltre, è fatto divieto di allestire i dehor più ingombranti nelle piazze".
Ma le opposizioni attaccano: "Ci ha lasciato esterrefatti l’articolo 5 di questo nuovo regolamento – tuonano i 5Stelle – perché permetterebbe alla politica di rilasciare pareri vincolanti per la concessione dei permessi, fino ad ora di esclusiva competenza, come giusto che sia, dei tecnici. Non è accettabile che un’amministrazione comunale si arroghi la possibilità di concedere o meno i permessi, perchè questa modalità potrebbe portare alla nascita di favoritismi. Se il parere della parte politica fosse vincolante, persone non politicamente allineate al pensiero dell’ amministrazione potrebbero non vedersi riconosciuti i permessi. Siamo contrari a tale modifica, insieme a tutte le altre forze d’opposizione a Cattolica (SiAmo Cattolica, Progetto Cattolica, Alleanza Civica, Lega e Fratelli d’Italia)".
Luca Pizzagalli