Rimini, 20 settembre 2024 – Tanta paura. Ma per fortuna stavolta Rimini ha schivato il disastro. Disastro che non ha risparmiato le province di Ravenna e Forlì-Cesena, messe in ginocchio dall’ondata eccezionale di maltempo che ha martoriato territori già colpiti duramente nel maggio del 2023.
Certo, anche nel Riminese non sono mancati allagamenti, frane, smottamenti, disservizi e disagi. Ma l’impatto della ‘bomba d’acqua’ è stato sicuramente meno pesante rispetto a quello registrato altrove. Per cominciare un dato: “quello degli ultimi tre giorni è stato l’evento piovoso più importante dal 1958, superando anche quello del 7-9 ottobre 1996” riferisce Roberto Nanni (Ampro). La stazione Arpa di Rimini Ausa ha registrato 228 millimetri di accumuli (dato parziale). Anche a Rimini comunque non sono mancati momenti di apprensione. Che hanno messo seriamente in allerta le squadre di Protezione Civile, vigili del fuoco e forze dell’ordine. La situazione di maggiore criticità è stato raggiunta alle 22.30 di mercoledì, quando le piogge intense hanno provocato un rapido innalzamento del livello del fiume Marecchia.
Alle 23, il fiume ha toccato la soglia massima, con un livello idrometrico di 3,89 metri, ben oltre i 3 metri registrati appena due ore prima. Nonostante il repentino innalzamento, grazie alla diminuzione delle precipitazioni, il livello è tornato sotto controllo scendendo sotto la soglia di allerta. Fino a ieri, i corsi d’acqua che attraversano Rimini erano tornati a livelli considerati sicuri. Lo stesso vale per gli altri fiumi e torrenti della provincia, dal Conca all’Uso, dal Marano al Ventena. La pioggia caduta ha superato di gran lunga le medie stagionali: Rimini ha registrato 210-220 millimetri, valore tre volte superiore rispetto alla media di settembre.
Le autorità hanno attivato il Coc, il centro operativo comunale. La Polizia locale ha intensificato le operazioni con 5 pattuglie, per monitorare i punti più critici. Sono stati effettuati 150 interventi, incluso il presidio dei sottopassi: quasi tutti sono stati riaperti intorno alle 21.30 di mercoledì, tranne quello di via Sacramora. Nella notte tra mercoledì e ieri, sono stati una cinquantina gli interventi dei vigili del fuoco e della Protezione civile, soprattutto per garage, scantinati e appartamenti allagati. Portata assistenza, durante un blackout, ad una persona con polmone d’acciaio in centro storico. E già per oggi è atteso un miglioramento delle condizioni meteo, nonostante permanga l’allerta rossa per rischio idrogeologico. Dopo lo stop di ieri, oggi in tutta la provincia è prevista la riapertura di quasi tutte le scuole di ogni ordine e grado (revocato anche lo sciopero del trasporto pubblico locale). A Rimini l’unica eccezione sarà il plesso del nido d’infanzia comunale Cappellini e una sezione della scuola d’infanzia Lucciola (sezione rossa – grandi) di via di Mezzo. Chiuse fino a sabato tutte le palestre scolastiche comunali. Restano chiusi il parco XXV Aprile e le banchine del porto canale.